ELIMINARE I SUPER TICKET PER DARE LA POSSIBILITÀ A CHI HA POCHE RISORSE DI CURARSI

ELIMINARE I SUPER TICKET PER DARE LA POSSIBILITÀ A CHI HA POCHE RISORSE DI CURARSI

Stiamo parlando di eliminare i super ticket per dare la possibilità anche a chi ha poche risorse di curarsi, di accedere alle terapie del Servizio Sanitario Nazionale. Serviranno attorno ai 400 milioni, per ripianare questa mancata entrata: soldi che dovranno essere recuperati da qualche altra parte, per finanziare i servizi, le cure pubbliche nel nostro Paese. Può una azienda sanitaria, anche se gode della autonomia concessa a quelle zone, spendere soldi pubblici per offrire stanze profumate, tocchi energetici, ipertermia che dovrebbe stimolare il sistema immunitario di malati oncologici, e poi omeopatia, osteopatia, la riflessologia plantare, lo shiatsu tutte pratiche che con la medicina basata sulle evidenze non hanno neppure una lontana parentela, essendo puro effetto placebo? E se da un lato si cerca di recuperare risorse per non pesare con 10 euro sulle terapie di chi ne ha bisogno, dall’altro – in Italia- per queste pratiche che la scienza seria non riconosce si chiedono 80 euro per un colloquio, 40 per una “visita” di controllo, fino a 60 euro per sedute di questi portenti. Se si risiede in Alto Adige. Gli altri, se vogliono le meravigliose e terapeutiche pratiche dispensate da quella Azienda Sanitaria devono sborsare 220 euro per la prima visita, 153 per controllare non si sa cosa visto che studi e metanalisi per ognuna di queste pratiche, agopuntura inclusa, parlano di effetto placebo. E lascia senza parole che questo armamentario sia inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza. Come fossero un farmaco vero, una terapia vera, una pratica medica vera.