GUERRE VERE INIZIATE A DAZI E GABELLI, L’OGGI TRA IGNORANZA E PREPOTENZA

Dazi: guerre economiche e guerre vere. Nessuno le ha mai contate ma sono tante, forse le più tra le mille cause spesso inventate. Oggi di parla spesso di economia ignorando la storia, ed in dubbio tra l’ingnoranza o la prepotenza del più forte o presunto tale.La storia dei dazi è molta antica e risale almeno al Medioevo. Ogni merce che transitava su un determinato territorio era soggetta ad una tassa e il signore del luogo – spesso anche un libero comune o un’abbazia – ne ricavava un piccolo introito. Poiché nel Medioevo coloro che potevano esigere questo tributo erano assai numerosi (signori feudali, liberi comuni o autorità ecclesiastiche), ne risultava che più lungo fosse il tragitto delle merci, tanto maggiore ne sarebbe stato il prezzo. I commerci (ma anche il contrabbando) però si diffusero lo stesso e, contemporaneamente, sorsero stati più o meno moderni e di dimensioni più vaste. Ciò significò la fine dei dazi interni, ma altri dazi nei confronti dei beni ‘stranieri’, non prodotti cioè nel proprio territorio, furono imposti ugualmente per impedire l’accesso al mercato ad altri e favorire i propri produttori. Anche questa forma di limitazione dei commerci – chiamata ‘protezionismo’ – però gradatamente scomparve… CONTINUA SU REMOCONTRO: