LA LETTERA DEI 500 SCIENZIATI CONTRO LA TEORIA SUL RISCALDAMENTO GLOBALE
“Facciamo un dibattito tra polizia e mafia”, “ambedue avranno le loro buone ragioni”: è questo il livello della fantomatica “discussione” che alcuni diffondatori di fake-news desiderano, quando promuovono la lettera dei 500 scienziati contro le teorie sul riscaldamento globale: mettere la scienza allo stesso livello di totali falsità. Sulla questione clima globale e cosiddetta “lettera dei 500 scienziati” contro il “catastrofismo di Greta, notiamo due cose.1. Il numero dei firmatari italiani raggiunge un quinto del totale, dimostrando che l’effetto Dunning-Kruger non risparmia il mondo accademico, specie quello italiano.Ora seguitemi un attimo:2. Il “progresso” scientifico segue delle regole precisissime, si va avanti per: misurazioni di dati, conferma o smentita di teorie esistenti, elaborazioni di nuove teorie, modelli, sottoponendoli al test dell’esperimento, della raccolta dati in natura.3. Tutto questo si discute per una solo via: per la pubblicazione dei risultati scientifici in riviste (poche) riconosciute in quello specifico mondo accademico, sotto controllo dei migliori del campo, metodo detto “peer-reviewed”, ovvero dei “pari” guardano criticamente i risultati e li valutano: degno di una novità, o niente di nuovo, oppure caxxata.4. la lettera dei 500 cade nell’ultima categoria. Sia per il contenuto, che, circa 40 anni fa, agli albori della climatologia, era per alcuni aspetti ancora una “ipotesi” di lavoro iniziale, poi invece confrontato con i dati presi nel mondo, nelle calotte dei poli, nei ghiacciai, nei mari, con decine di migliaia di boie disposte negli strati del mare, e nei cieli: non più.5. Nessuno di questi personaggi ha pubblicato dei risultati “differenti”, in contrasto, nelle riviste a cui comma 3 oppure esposte le critiche nei modi del lavoro scientifico, confrontandosi nei convegni, dati alla mano, con gli autori del “global warming”.Dunque: essi, nella comunità scientifica non si conta nulla, se non ci si espone alla critica della comunità stessa. Il perché si spiega facilmente, leggendo in dettaglio la risposta degli scienziati che se ne occupano da 30 anni e passa. Non basta un titolo accacemico in chimica quando ci si trova di fronte e “zero tituli” in climatologia, zero pubblicazioni, zero partecipazioni alle decine di convegni da decenni sul tema. Non basta esser un”cattedratico” pure in scienze naturali, se uno non ha MAI studiato il campo. Ancora spacciano, per esempio, la “spiegazione” per un eventuale, buontà loro che l’amettano, aumento della temperatura del globo con le variazioni del ciclo solare che ha degli alti e bassi: essi non aprono manco Wikipedia, questi grandi esperti, perché alla voce “solar constant” troverebbero il fatto che l’energia del Sole varia con i cicli dell’incredibile 0,1% percento, tra l’alto e basso. Ma per sapere questo, bisognerebbe almeno sapere che questa “constante”- non è in realtà tale come il Wirkungsquantum di Planck, p.e. ma fu nominato tale per la costanza nei tempi umani – è il data da guardare. No, è la massima ignoranza che li guida, i negazionisti, e se la persona semplice per strada è scusata, perché a scuola gliel’hanno mai spiegato, e i media non glielo spiegano, grande lacuna dei media italiani specialmente, il “giornalista” avrebbe l’obbligo ad informarsi, e non diffondere volutamente, dico io, falsità.Il link:
