RENZI, NEL GOVERNO, SI MUOVE COME UNA ZANZARA FASTIDIOSA. MEGLIO IGNORARLO
Per una volta ha ragione Emanuele Macaluso: ignorare Renzi. Perchè l’ex sindaco di Firenze, con i sondaggi ancora sgonfi, con un passato di sconfitte ancora tutte sul groppone, è uno che ad oggi deve accontentarsi di esserci, di dire la sua senza che poi gli si dia troppo ascolto . Certo, che Renzi abbia bisogno di provocare, per ottenere una ribalta che diversamente non otterrebbe, è ormai un dato di fatto. E però: minaccia di far cadere il governo? Benissimo. Faccia pure. Ne pagherebbe in prima persona le conseguenze di questa azione scellerata.. Se Renzi vuole insomma essere ancora della partita tra tre anni, ha solo una cosa da fare: appoggiare questo governo fino a fine legislatura e remare nella stessa parte degli altri partiti che formano l’esecutivo, con un atteggiamento costruttivo, varando provvedimenti, nell’assoluto bene degli italiani. Solo così i suoi potenziali elettori lo premierebbero. Le schermaglie politiche, infatti, stavolta non sono ammesse. Non avrebbero senso e si ritorcerebbero contro di lui. Del resto, come spiegava ieri David Sassoli, presidente dell’Europarlamento, oltre a questo governo ci sono solo le elezioni. E a chi converrebbero le urne? Non certo a Renzi. Non al Renzi appena fuoriuscito e per giunta a scoppio ritardato, dal Pd. Stavolta dunque l’ex presidente del consiglio non è in condizione di dettare la linea. Si rassegni. E dunque, comprensibili sono i timori di Giuseppe Conte, che non vorrebbe affatto fare la fine di Enrico Letta. Ma se l’attuale presidente del consiglio mettesse a fuoco la situazione capirebbe che il Renzi attuale è nè più nè meno che una fastidiosa zanzara. Serve consultarlo solo quando è necessario: il boccino in mano lo hanno il Pd e i 5 stelle. Punto. A meno che Renzi sia impegnato in questa azione di disturbo, perchè intenzionato a governare al prossimo giro elettorale con Salvini, Berlusconi e la Meloni e quindi voglia mandare di traverso il panettone al povero Conte. Renzi in fondo è imprevedibile. Ma a quel punto la collocazione politica dell’ex segretario del Pd sarebbe chiara anche ai più distratti. E comunque non è certo di un erede di Berlusconi che l’Italia avrebbe bisogno per risollevarsi, dopo esser stata mandata a gambe all’aria proprio dall’estrema destra. Chiaro il messaggio, caro Matteo Renzi?
