STRAGE DI PARIGI. PUNTO SERALE

Sette minuti per compiere la strage nella Prefettura di Parigi. Usando due coltelli. La Procura anti-terrorismo ha fornito una nuova ricostruzione confermando la pista jihadista.La sequenzaIl killer, Mickael H., 45 anni, si è recato come ogni giorno in ufficio, senza tradire alcuna emozione. Attorno all’ora di pranzo è uscito per acquistare due coltelli in metallo, uno con una lama di 20 centimetri, l’altro più piccolo, molto appuntito. Quindi è rientrato nel palazzo riuscendo ad eludere i controlli: smentito dunque che le armi bianche fossero in ceramica (come detto nei primi momenti). Alle 12.53 ha lanciato il suo assalto ed ha ucciso 4 agenti in tre punti diversi dell’edificio. Una quinta persona ha riportato ferite gravi. L’attacco si è concluso quando un poliziotto – da poco arruolato – gli ha sparato con il suo fucile dopo avergli intimato inutilmente la resa. Il magistrato ha aggiunto che le autopsie hanno documentato una violenza brutale, con una delle vittime sgozzata.La preparazioneIl procuratore Ricard ha specificato che c’è stata una preparazione ed una radicalizzazione dell’uomo, da 20 anni funzionario nell’apparato della sicurezza. Tra le 11.20 e le 11.50 l’assassino ha scambiato 33 messaggi di carattere religioso con la moglie musulmana, in uno degli ultimi scrive “Allah è grande”. L’analisi del telefono (e forse del computer) avrebbe individuato contatti con ambienti salafiti radicali e l’adesione da parte dell’omicida a un’ideologia jihadista. Ieri si è anche parlato di rapporti con un imam noto per il suo estremismo e per questo allontanato dalla moschea. Ora la polizia è alla ricerca di eventuali ispiratori e possibili complici. Per il momento è stato prolungato il fermo della moglie. La donna aveva dichiarato che il marito, la sera precedente, era parso agitato e sosteneva che “Allah gli diceva di agire”.I segnaliIndiscrezioni sui media hanno rivelato altri aspetti. Intanto sulla conversione all’Islam, avvenuta nel 2008 e non in un’epoca più recente. Un collega di lavoro ha accusato i superiori di aver ignorato allarmi sulla personalità instabile e controversa: nel 2015 Mickael aveva commentato in modo positivo il massacro di Charlie Hebdo. Il procuratore, da parte sua, ha precisato che il killer originario della Martinica aveva alle spalle solo una denuncia per violenze familiari. Qualche conoscente ha ricordato che l’uomo, portatore di handicap, aveva manifestato la sua frustrazione per come andavano le cose sul posto di lavoro.Le polemicheFuriose le polemiche, da destra hanno chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno Christopher Castaner. Ci si chiede come sia stato possibile che nessuno abbia vigilato su Mickael – che grazie alla sua posizione ha avuto accesso a materiale riservato – e sulle misure di sicurezza nella Prefettura, uno dei luoghi simbolo.Il premier Edouard Philippe ha ordinato un’analisi profonda che dovrà essere condotta su due livelli: una prima inchiesta riguarderà il Dipartimento dove prestava servizio l’omicida, la seconda investirà tutti gli agenti dell’anti-terrorismo. L’obiettivo è quello di parare la minaccia interna, ossia quella di funzionari radicalizzati. Secondo alcune valutazioni attualmente ve ne sarebbero una trentina sotto osservazione. Strage Parigi. Dati forniti da procuratore anti-terroreKiller aveva due coltelli (uno in metallo), acquistati alla mattina. Intero attacco durato solo 7 minuti. Uomo aveva avuto denuncia per violenza familiare.Terrorista ha scambiato 33 messaggi di carattere esclusivamente religioso con la moglie la mattina dell’attacco.Seguiva Islam radicale ed aveva contatti con ambienti sospettati di tendenze salafite.Autopsie hanno confermato estrema violenza nell’assalto.C’è stata dunque preparazione, premeditazione e chiaramente una radicalizzazione.Ci si chiede come lama sia passata ai controlli, ma forse essendo un posto di polizia, ci sono agenti armati…Per ora c’è questo, vediamo più tardi.