LE SARDINE OSCURATE DA UNA NUVOLA, DI MERDA

LE SARDINE OSCURATE DA UNA NUVOLA, DI MERDA

Quanto le Sardine abbiano toccato un nervo scoperto, anzi la vera e propria spina dorsale dell’ultradestra montante, lo dimostra la veemenza con cui essa sta reagendo. La “Bestia” salviniana si è mobilitata riuscendo con i suoi giochetti virtuali a far bloccare temporaneamente le due pagine Facebook delle Sardine, ma accanto alla bestia si stanno allineando anche pseudointellettuali di rango, professori nazionali che minacciano e professori espatriati che concionano dal loro pulpito di cartone, e le solite scalcinate star del web. Una spina dorsale fatta di odio e di individualismo, di violenza e di repressione, di finto populismo utile solo ad incassare voti, audience e like. Esattamente ciò contro cui le Sardine si sono mobilitate, una mobilitazione urticante per la peggior destra e anche per la peggior sinistra, ed anche per quel grillismo tradito che si vede superato proprio sul suo terreno preferito. Insopportabile, per chi è abituato a respirare aria malsana questa boccata d’aria fresca è insopportabile. E allora addosso con ogni mezzo, manganelli virtuali, calunnie, estrapolazioni maligne, critiche arzigogolate che vanno dal campo letterario al politico, al sociale, al nazionalista, all’economico e ad una qualsiasi delle tante incrinature che un movimento, anzi un flash mob spontaneo e ripetuto non può non avere. E invece sono soltanto persone, migliaia, forse milioni di persone che si sono semplicemente rotte le scatole di vivere sotto questa cappa depressiva e repressiva che ci è stata calata sulla testa senza che neppure ce ne accorgessimo. Si organizzeranno politicamente? Speriamo, prima che questa metastasi della civiltà ci porti alla tomba.