VIVA LE SARDINE, E VIVA GLI ATTIVISTI CHE CAMBIANO IL MONDO

VIVA LE SARDINE, E VIVA GLI ATTIVISTI CHE CAMBIANO IL MONDO

Siamo con i giovani preoccupati per il loro futuro, con le sardine e con chi si batte per immettere senso critico nel pensiero e un’idea di cambiamento reale della società ingiusta.Va bene, siamo stati popolo viola, arancione, popolo dei girotondini, qualcuno anche grillino. Abbiamo applaudito Nanni Moretti in piazza, sperato a ogni giro di valzer in un cambiamento, anche di velluto; abbiamo festeggiato il ritorno della pantera, qualcuno è andato pure alla Leopolda pensando che stesse mutando la storia, altri si sono divisi frammentati scissi fino all’inesistenza politica. C’è anche chi è passato per Occupy, altri si sono avventurati fino a mettere la maschera inglese di Guy Fawkes, i più avanti hanno cantato Bella Ciao con la Casa de Papel su Netflix.Ne abbiamo viste tante in questi anni di crollo verticale della politicae di uso mediatico di ogni anelito di speranza civile, di rivolta dolce che non sovvertisse troppo. Quindi, possiamo anche essere  sardine. Che c’è di male? Sardine strette strette e senza bandiere, senza simboli, solo con quello spirito ironico e avventuroso che hanno i giovani quando entrano in azione… CONTINUA SU REMOCONTRO: