BUONGIORNO UN CORNO! MERCOLEDI’ 6, RITORNA LO SCUDO PENALE PER L’EX ILVA

BUONGIORNO UN CORNO! MERCOLEDI’ 6, RITORNA LO SCUDO PENALE PER L’EX ILVA

Il Pd e Renzi pronti a reintrodurre lo scudo penale per ArcelorMittal all’ex Ilva di Taranto nonostante la contrarietà di M5s e del premier Conte. Oltre a evitare i guai per i danni arrecati dallo stabilimento i dirigenti di ArcelorMittal potranno bestemmiare, insultare la gente, entrare nei bar e nei ristoranti senza pagare e anche defecare per strada e negli altri luoghi pubblici. Come già fanno del resto. Gli Stati Uniti sono usciti dall’accordo sul clima di Parigi che impegna 195 stati contraenti a ridurre le proprie emissioni di CO2. Trump considera quell’accordo un danno per l’economia americana. Non è vero, sostiene da sempre il presidente, che le temperature stiano aumentando. Insomma sul surriscaldamento globale è ormai tempo di guerra fredda. La Supercoppa Italiana si giocherà ancora in Arabia Saudita, ma questa volta senza limitazioni per le donne sugli spalti, che potranno decidere da sole di non andare allo stadio senza che siano gli uomini a deciderlo per loro. Ma la grande attesa è per la finale di Champions a Istanbul, dove il presidente turco Erdogan ha promesso un’accoglienza coi botti. Iniziano i sondaggi per chi guiderà la Capitale dopo la disastrosa esperienza del monocolore dei 5 stelle. Clamoroso flop di Virginia Raggi, bocciata da 8 residenti su 10. I romani vogliono Giorgia Meloni o Carlo Calenda come sindaco. A questo punto non è esclusa una candidatura da indipendente del Canaro della Magliana, che però esita: “Vedo troppa cattiveria in giro” Secondo un’indagine di Tecnocasa nel 1964 per comprare un appartamento di 80-90 metri quadri in una grande città italiana nel 1964 erano necessari 18 mesi di stipendio. Oggi ne occorrono almeno 74, ma nel 2009 si era arrivati a 108 mensilità. “La mia casa è piccola ma le sue finestre si aprono su un mondo infinito”, diceva Confucio, pensando probabilmente al mutuo. Sulle norme che regolano il risparmio in Italia soltanto una banca su tre rispetta le regole della trasparenza svelando i costi ai propri clienti. Lo rivela uno studio del Politecnico di Milano. Torna a farsi strada l’idea che il Conto corrente sia un’offerta volontaria al mantenimento della vostra banca.