MARONI. PROCESSO D’APPELLO PER EXPO: CONFERMATA CONDANNA A UN ANNO

Nel secondo grado di giudizio è stato ritenuto colpevole soltanto del reato di turbata libertà degli incanti per un incarico nell’ente regionale Eupolis. Milano, la Corte d’Appello conferma la condanna ad un anno a Roberto Maroni. La motivazione dei giudici è che l’ex leader della Lega si sia macchiato del reato di turbata libertà degli incanti in merito all’assegnazione di un incarico alla sua collaboratrice dell’epoca, Mara Carluccio, presso l’ente di ricerca regionale Eupolis. Nel giudizio, Maria Grazia Paturzo è risultata invece assolta dall’accusa di induzione indebita nell’ambito delle presunte pressioni illecite sulla società Expo, allo scopo di una partecipazione a una missione in Giappone. La Paturzo, all’epoca dei fatti sarebbe stata legata a Roberto Maroni in una relazione affettiva.Il sostituto procuratore generale a Milano, Vincenzo Calia, aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi per entrambi e reati. In Appello è stata inoltre confermata la condanna ad un anno per l’ex capo della segreteria del governatore, Giacomo Ciriello.Condanna a 10 mesi e 20 giorni per l’ex segretario generale del Pirellone e presidente di Fnm spa, Andrea Gibelli.Sei mesi sono stati invece comminati a Mara Carluccio. Il commento di Maroni è di “delusione e amarezza” per l’esito della vicenda giudiziaria. Scrive su Twitter: “Sono deluso e amareggiato per questa ingiusta sentenza. Ma non mi arrendo, ricorrerò in Cassazione perché sia riconosciuta l’assoluta correttezza e legittimità dei miei comportamenti. Sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto nella mia lunga attività istituzionale e politica”.