IN AUSTRALIA IL SUPERMERCATO DEL CIBO CHE VA SPRECATO. SPESA GRATIS PER I BISOGNOSI
Prodotti prossimi alla scadenza che il più delle volte vengono buttati via da una parte. Dall’altra lo spreco alimentare che ogni anno ed in tutto il mondo genera miliardi di euro in perdite economiche. Secondo i dati raccolti da ilsole24ore.itin Italia nel 2017 sono stati ben 8,5 miliardi di euro quelli dovuti allo spreco alimentare,cifre considerevoli che non vanno tralasciate. In Australia la cifra sale a 20 miliardi di dollari ogni anno. E’ proprio da qui che parte l’esigenza di realizzare dei ristoranti solidali che rispondono al nome di :“lentil anything”, in cui è possibile mangiare e pagare se lo si ritiene giusto. I ristoranti sono dislocati in diverse città australiane. Questa idea ha dato il via all’apertura di un negozio di alimentari, nella città di Melbourne in cui vengono offerti generi alimentari magari non dall’aspetto bellissimo, ma ancora commestibili, il tutto prima che possano finire in discarica. Il negozio porta il nome di“Inconvenience Store”, molto probabilmente riferito all’aspetto del cibo che poco ha a che fare con quello che viene esposto sugli scaffali dei supermercati in cui abitualmente ci si reca a fare acquisti , ma che ha il potere di dare conforto a chi fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Il cibo che giunge sugli scaffali del negozio viene donato da ristoratori o panetterie, oppure recuperato dai mercati, e grandi magazzini dai volontari del negozio stesso. Le panetterie donano il pane del giorno dopo, i supermercati la merce che comunque non verrebbe venduta. Ad accumunare la merce esposta il fattore aspetto non al massimo dell’estetica, ma in primis il fatto che questi generi alimentari avrebbero subito lo stesso destino:sarebbero stati gettati via.I clienti del negozio possono riempire la loro borsa della spesa con cibo, frutta e verdura, pane e alcuni prodotti confezionati, e lasciare una donazione libera in una scatola di legno che si trova all’uscita.Il cibo è gratuito, le donazioni che i clienti faranno saranno impiegate per pagare le spese di affitto, della luce e per la gestione del locale. Nessuna cifra imposta ma ognuno è libero di lasciare quanto ritiene opportuno, o non lasciare nulla se non può permetterselo. Quando le persone si ritrovano a vivere una crisi economica o in situazioni difficili la cosa a cui hanno meno accesso sono frutta e verdura, che sono anche tra gli alimenti più nutrienti.I dati sullo spreco alimentare fanno riflettere sulla necessità che altre nazioni potrebbero realizzare situazioni analoghe a questa. Eliminando gli sprechi, si risparmia cibo che può aiutare un numero sempre maggiore di persone in difficoltà. Il cibo che ha un buon aspetto estetico viene richiesto soprattutto da chi confonde l’estetica con la qualità e le proprietà contenute negli alimenti che vengono consumati. Mode improvvise infatti mostrano il ritorno al biologico che sicuramente non ha la stessa forma intonsa di verdure o frutti coltivati con l’impiego di sostanze che alla lunga hanno conseguenze. nocive sul nostro organismo. Adottando queste iniziative, si ridà dignità a chi vediamo al termine dei mercati aggirarsi per cercare tra gli scarti qualcosa che sia ancora commestibile e possa risolvere il problema dell’alimentazione almeno per quel giorno. Iniziative che richiedono partecipazione ed impegno ma che dovrebbero essere di esempio per molte città, che si ritengono all’avanguardia e finiscono con il tralasciare quella umanità di cui si sente sempre più il bisogno. Pensare agli altri è sempre e comunque qualcosa che fa star bene anche chi se ne preoccupa, anche perché, non bisogna mai dimenticare che gli altri potremmo essere noi.
