UN GENITORE SU TRE SI LICENZIA PER SEGUIRE I FIGLI

UN GENITORE SU TRE SI LICENZIA PER SEGUIRE I FIGLI

Solo ierinell’istantanea scattata dal Censisuno dei punti a destare maggiori preoccupazioni nell’anno dell’incertezza èil fenomeno delle culle vuote.Un declino demografico evidenziato come un vero ‘tsunami’.Conseguenza logica di un lavoro sempre più precarizzato, quando c’è, e la quasi completa assenza dei servizi per la prima infanzia. A farne le spese il sogno di genitorialità. Che viene rimandato a data da destinarsi. Poi succede che anche quando il sogno si concretizza e i figli sono parte integranti della famiglia, i problemi non solo aumentano ma spesso diventano insormontabili.Conciliare vita familiare e lavoro è un’impresa titanica, a meno che non si abbia il portafoglio gonfio e un’infinità di servizi a disposizione della coppia.Un genitore su tre lascia il lavoro per poter accudire la prole.È quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati dell’Ispettorato del Lavoro.Sono oltre 49.000 i papà e le mamme che nel 2018 hanno deciso di dare le dimissioni.Una percentuale che si aggira intorno al 36%. Se non hai un lavoro non puoi permetterti una famiglia e tanto-meno dei figli, se invece li hai troppo spesso devi rinunciare al lavoro per prendertene cura perché non sai come fare. O perché i nonni stanno in altre città se non in regioni distanti, o perché se paghi la baby-sitter col tuo magro stipendio tanto vale stare a casa.Dolorosa rinuncia.Perché spesso l’unica possibile. Recitano altri dati altrettanto impietosi come quelli del Censis. Si sta meglio al Nord rispetto al Sud, sempre maglia nera in fatto di welfare e di assistenza. E poi continuiamo a domandarci perché facciamo sempre meno i figli in Italia … già