IN SALA OPERATORIA A 85 ANNI. GIAMPIERO GIRON, L’ANESTESISTA CHE NON MOLLA

IN SALA OPERATORIA A 85 ANNI. GIAMPIERO GIRON, L’ANESTESISTA CHE NON MOLLA

Un’anestesista non opera, peròDI PATRIZIA ING.LASSANDROGiampiero Giron, anestesista, mercoledì prossimo compirà 85 anni ed è sempre molto attivo dal punto di vista lavorativo, anche perché sono gli stessi pazienti a pretendere la sua presenza in sala operatoria. Il 14 novembre 1985 anestetizzò Ilario Lazzari, il primo trapiantato di cuore in Italia. Fondatore dell’Istituto di anestesiologia e rianimazione dell’Università di Padova, oggi è direttore sanitario dell’0spedale Villa Salus di Mestre che conta più di 3.000 interventi l’anno. Nel 2010 fu collocato a riposo come universitario. Secondo quanto dichiarato dallo specialista la pensione: «Per me non esiste. È la morte civile. Da millenni stimiamo la vita di un individuo attraverso un fenomeno astronomico anziché biologico: i giri che la Terra compie attorno al Sole. Sarebbe come voler misurare un litro di vino con il metro. Io non mi sento gli anni che ho. Chi ha fiato e testa deve lavorare fino all’ultimo. Mi capitò di richiamare all’ordine Elsa, la mia storica segretaria, per una distrazione. S’inalberò: “Professor, lu nol ga tempo gnànca de morir, ma mi go dirito de vìvar!”. È così. Chi lavora molto, non ha tempo per ammalarsi». Laureato nel 1961, nel 1963 inizia a lavorare in ospedale a Padova, nella clinica chirurgica di Pier Giuseppe Cevese. Questo è stato l’inizio di una brillante carriera densa di soddisfazione ma anche di grandi sacrifici. Gli anestetisti sono troppo pochi in Italia, molti si laureano ma poi cambiano lavoro. Lui stesso ha posto questo quesito al suo amico Luigi Pavan, noto psichiatra:«Secondo lui dipende dal fatto che, siccome controllano il tripode vitale formato dai sistemi nervoso, respiratorio e circolatorio, devono mantenere una soglia di attenzione altissima. L’errore più banale comporta conseguenze catastrofiche, dalla morte allo stato vegetativo persistente. Perciò molti preferiscono diventare odontoiatri: per sottrarsi a uno stress incessante, insopportabile». Sarebbe opportuno, per eliminare queste carenze, secondo il medico, eliminare il numero chiuso alla Facoltà di Medicina.Divenuto medico per richiesta del padre, oggi a 84 anni ha ancora tanto da offrire ai suoi pazienti.