VIENE DA FAMIGLIA ARCOBALENO LA NEOPREMIER FINLANDESE. MA NON E’ UNA NOVITA’

Sovrabbondanza di elementi di novità oggi, in provenienza dalla Finlandia. A partire dalla neopremier, Sanna Marin, socialdemocratica, designata a sorpresa dal suo partito a sostituire, come rotazione comanda, l’ex premier centrista Annti Rinne, caduto in disgrazia di consensi, causa la cattiva gestione di una vertenza coi dipendenti delle Poste. Riassumendo Sanna è giovanissima (35 anni, roba da Guinness) e viene sostenuta da quattro altri partiti (Alleanza di sinistra, Minoranza svedese, Centristi e Verdi) tutti aventi capo una donna, in 4 casi su 5 under 40. Inoltre, a differenza di altri colleghi di centro sinistra, impegnati a rincorrere il centro, lei guarda preferibilmente a sinistra, con particolare riguardo ad un partito Verde combattivo e intransigente. Da giovane, per studiare, ha fatto la commessa. Ma soprattutto suona anomalo e quindi fa notizia, il fatto di essere cresciuta in una famiglia arcobaleno con due mogli (la madre, separatasi dal padre di Sanna Marin, e la sua compagna). La famiglia creata da Sanna è invece etero, ma si tratta pur sempre di fatti simbolicamente rilevanti, perché tutti in odore di grande novità. Vero, ma pochi sanno che il fenomeno delle famiglie arcobaleno, in Finlandia, ha un precedente politico di grande rilievo, in quanto coinvolge una delle personalità politiche finlandesi con il più ricco curriculum internazionale, segnato da scelte forti e coraggiose. E’ Pekka Haavisto, 61 anni e attuale ministro degli esteri. Già leader dei Verdi, partito cui ancora appartiene. Militante di antica data (risale agli anni 90). Poi, dopo una parentesi internazionale, leader dei Verdi, cui è succeduta la giovane leader attuale, nel momento della sua assunzione di un incarico ministeriale. Haavisto, pure se sconfitto, aveva pure contrastato, anni fa, il nazionalista Niinisto alla presidenza della repubblica. Perché ci teniamo tanto a ricordarlo, abbinandolo alle congratulazioni alla giovane neopremier? Perché, senza darsi tante arie, Haavisto ai tempi della sua collaborazione con le Nazioni Unite, aveva messo i bastoni tra le ruote alle guerre ecologiche della Nato nei Balcani, ai tempi dei bombardamenti sui petrolchimici in Serbia oltre che delle bombe umanitarie sul Kosovo. Aveva inoltre tenuto un comportamento ineccepibile ai tempi dei bombardamenti contro l’Iraq di Saddam, a base del famigerato uranio impoverito. Bene, se nessuno di voi lo sa, ma sono anni (dal 2002) che Haavisto vive in unione civile con Antonio Flores. Un’unione civile arcobaleno che non ha però fatto notizia. La ricordiamo noi, augurando a Sanna Marin di trovare in lui un valido supporto alla sua politica di governo.