TONO E CULTURA, MOMENTI DI VITA IN PALESTRA
Regolare come una bolletta del gas, lo scorso autunno mi sono iscritto alla Sanson Fitness Club®, l’unica palestra di Bologna dove è possibile iniziare ad allenarsi senza bisogno di portare il certificato medico, che è sempre una gran rottura di palle. Per colpa del caldo soffocante e di climatizzatori mai installati, saranno più di tre settimane che non metto deltoide in questo luogo di perdizione a cui la mia salute mentale deve tantissimo. Per merito di questa attività a basso livello culturale, per poche ore la settimana mi sono tenuto lontano dalla tastiera del compiuter e da quell’infinità di inutili pensieri a vuoto che ogni giorno mi avvolgono la testa come una garza.Non è poco. Sollevare pesi, oltre a ricordarmi che ho ancora un corpo ben attaccato alla mente, ha irrobustito un po’ la mia siluet tendente all’anoressia e con il fisico da coleottero, mi sento emotivamente pronto per andare al mare nei uichend come già fanno i miei colleghi dal lontano ponte del venticinque aprile. In palestra nessun istruttore mi ha mai preparato una tabella di allenamento.Faccio tutto di testa mia. Spalle, petto, dorso, bicipiti e tricipiti.Un po’ alla cazzo, ma va bene così.Tra un esercizio e l’altro origlio i dialoghi degli abitué testosteronici riflessi negli specchi deformanti e mi si apre un modo di pensare nuovo.Argomenti selezionati. Sempre gli stessi. Ciclici. Ripetitivi.Come se ci fosse un copione da recitare. Dopo una debole giornata di lavoro, un minimo di sana fatica autoimposta è quello che ci vuole, ed è bello uscire, indossare una tuta e ammirare nello specchio i bicipiti che si gonfiano, ascoltare gli apprezzamenti dei supereroi in canottiera che sbavano dietro a culi scolpiti nella roccia di ragazze aerobiche, osservare individui enormi sollevare bilancieri mastodontici e lanciarli a terra al grido di “sìììììì”. Tipo orgasmo. Mi piace l’atmosfera che si respira qui alla Sanson Fitness Club®, luogo frequentato da gente del calibro di Davidone, ragazzo immenso dalla doppia vita e dal cuore toro, uno che di giorno asfalta le strade e nei uichend arrotonda facendo il buttafuori.Ogni volta che il mio cammino si incrocia con quello di Davidone, uomo dal corpo enorme e dal cranio minuscolo, miritiro in religioso silenzio e ascolto le sue dritte sui locali più trendi della città, quelli frequentati dalla gente che conta e chenon legge per mancanza di tempo libero, o più semplicementeimparo dove è meglio trascorrere il venerdì sera sessista, ultimo baluardo di libertà delle coppie eterosessuali dichiarate,quelle dove gli uomini fanno le uscite di gruppo con gli amici EMME (i maschi) e le donne escono in compagnia delle amiche EFFE (le femmine). Per un livello cultural-culturista più elevato è invece meglio spostarsi verso le panche degli addominali, spazio dedicato a discorsi medici sull’utilizzo di amminoacidi, proteine, creatina, glutammina, sali minerali e vitamine di tutte le lettere. Un angolo del farmacista fai da te dove prodotti inspiegabilmente legali vengono scambiati sottopanca e pagati profumatamente negli spogliatoi. Claudione, un colosso dal petto diserbato e dalle vene gonfiecome rospi, elargisce con passione opinioni ultraprofessionali sulle diete da seguire per avere un fisico tipo Mister Universo 2005, quello incorniciato alla recepscion vicino alle fotografie di Andreone in posa plastica sui gradini dei podi dei più importanti concorsi di bodibilding.Tipo quello a Prunaro di Budrio.Indimenticabile.Una volta, una ragazza in carne e poche ossa, osservandol’icona incorniciata chiese timidamente un autografo ad Andreone che, contentissimo, impugnò un pennarello indelebile e scrisse con gioia un’improbabile dedica sgrammaticata su una brosciur della palestra. È sempre felice, Andreone.Beato lui e beato il pleiboi Mircone, che racconta orgoglioso le sue incredibili scopate con l’istruttrice di aerobica, la supplente di spinning, l’obliteratrice di lampade u.vi.ah e con procaci sconosciute dai nomi suadenti: Samantah, Savannah, Deborah, Taniah, Ireneh, Giovannah, Nunziah, Chiarah, Concettah.Piccole storie intrise di sperma, un classico da adolescenti intarsiati di acne alle prime armi con le pugnette, racconti da motorini truccati, racconti da giornaletto porno dove, a volte, qualcuno dei presenti scopriva inaspettatamente di non avere l’esclusivah.E mica lo diceva. Mi mancherà questa atmosfera di sforzo eseguito con la stessa ripetitività del mio lavoro di concetto alla Nulla Spa®, qui almeno si fa tutto con voglia, vigore, impegno e determinazione.“È fantastico, superfantastico, è la dimensione che mi fa vivere con te l’avventura che c’è dentro di me” direbbe una nota cantante con il nome che non finisce, ma bensì comincia con la lettera acca. In palestra anche quest’anno ho conosciuto uomini veri, patinati, pettinati, uomini compiaciuti che si specchiavano in pose plastiche, uomini con una fottuta paura di invecchiare, con le cremine antirughe, uomini che si rasavano il petto villoso negli spogliatoi lasciando cadere a terra cespugli dall’odore di muschi e licheni, uomini in grado di dimostrare con i fatti che l’agognata parità tra i sessi è già stata raggiunta da un pezzo. Arrivederci Sanson Fitness Club®, grazie per avermi tenuto compagnia e, anche se tra due giorni scade l’abbonamento mensile inutilizzato, con il caldo che fa e che farà, ci rivedremo a ottobre che ha più senso. ——————-Estratto dal bestsellerCi meritiamo tuttodiDanilo Masotti–Edizioni Pendragon(2012) E okkio che a primavera uscirà una roba nuova di ‘sto genere, però anni ottanta
