BUONGIORNO UN CORNO! VENERDI’ 20, TI SALVO LA BANCA MI DAI LA PRESCRIZIONE …

BUONGIORNO UN CORNO! VENERDI’ 20, TI SALVO LA BANCA MI DAI LA PRESCRIZIONE …

C’è chi salta più in alto di Cristiano Ronaldo. Il Pd di Nicola Zingaretti, nonostante l’asticella alzata da M5S sull giustizia, alla fine ha raggiunto l’accordo nel governo per varare da gennaio quella riforma incivile e probabilmente anticostituzionale, vedremo in seguito, che va sotto il nome di abolizione della prescrizione nei processi fin dal primo grado e non solo per le sentenze di condanna ma anche per quelle di assoluzione. Oltre a non snellire i tempi della giustizia, secondo molti metterà a dura prova gli uffici giuridici, portando il sistema italiano al collasso totale. I processi durano decenni, pertanto la prescrizione del reato è l’unico argine a questa patologia del sistema giudiziario italiano. Imputati a vita dunque e non soltanto per l’ignoranza giuridica dei 5 stelle ma per la debolezza dei democratici che tentano di tenere in vita il governo. Senza bisogno di scomodare Montesquieu, secondo cui non c’è tirannia peggiore di quella esercitata all’ombra della legge e sotto il calore della giustizia, possiamo già sapere quanto ci è costato questo accordo: 900 milioni di euro, quelli trovati per il crac della Banca Popolare di Bari, su cui M5S, che tanto sbraitava quando stava all’opposizione, ha chiuso entrambi gli occhi in cambio della concessione sulla prescrizione del Pd. Né con lo stato né con i ribelli è la sostanza del discorso da settantasettino che Di Maio come ministro degli Esteri è andato a fare in Libia. I ribelli lì ci stanno ma lo stato no e questo rende un po’ problematica l’attuazione della linea di Di Maio. “Non si può prescindere dal dialogo” è andato a dire mentre le milizie di Haftar sparavano alla viva il parroco, anzi alla viva l’imam, su Tripoli e Al Serraj faceva rispondere al fuoco con i mortaretti e i tricche tracche che gli abbiamo rifilato noi italiani. “Dove abbiamo sbagliato?” si è anche chiesto Di Maio, che sta valutando se per capodanno inviare in soccorso del criminale che sosteniamo per torturare e uccidere nei lager libici i potenziali immigrati verso l’Italia, una serie di tradizionali botti partenopei tra cui Kim ‘o coreano e il più tradizionale Maradona, per respingere l’offensiva di Haftar. Diventa sempre più misteriosa la vicenda della truffa tentata da un falso ministro dell’economia alla Rai. Riassunto: un tizio qualsiasi con una falsa email in cui si spaccia per il ministro dell’economia Tria chiede un milione di euro al presidente della Rai Foa per un fantomatico progetto comunicativo del ministero. Foa non avverte nessuno, entra in contatto con un misterioso avvocato che si presenta come intermediario e solo dopo informa l’amministratore delegato Salini, senza avanzare dubbi sull’autenticità del contatto. Salini però chiede a Tria che non ne sa niente e sporge querela sventando la truffa. Ma Foa non gli crede e prosegue a trattare con l’ormai certamente falso intermediario. Il bello che l’audizione dei due presso la commissione vigilanza della Rai è stata secretata. In attesa dei chiarimenti del caso, Foa ha chiesto intanto a Salini di pagare immediatamente un nigeriano che per email gli ha spiegato di essere in attesa di una grossa eredità che non può sbloccare finché qualcuno non gli anticipa centomila dollari e appena Foa glieli anticipa poi gli manda una parte dell’eredità. Sul 5G il Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, dice no alla tecnologia cinese nelle infrastrutture italiane che verrebbero messe a rischio di spionaggio industriale e bellico. Il riferimento è naturalmente all’azienda Huawei che ribatte: accuse da dimostrare. In realtà basterebbe poco per mettere a dura prova la capacità di spionaggio dei cinesi, basterebbe per esempio collocare gli impianti strategici in alcuni comuni del Friuli o in Basilicata o in Calabria o in campagna o nelle comunità montane dove non solo non c’è il problema del 5G ma in alcuni casi non prende nemmeno il 2G. Sono 1220 i comuni italiani secondo l’Uncem, l’Unione Nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, dove per circa 5 milioni di italiani fare una semplice telefonata, mandare un messaggio o navigare in internet con il proprio smartphone è impossibile o quasi. Addavenì Xi Jinping! Voi pensate che questa sia un rubrica satirica e in parte lo è, ma non volete credere che soltanto la seconda parte delle informazioni è fantasia ironica mentre la prima parte è costituita sempre da notizie vere. Succede infatti che Daniela Santanché dopo i lavori parlamentari aveva deciso di tornare a Milano “per cenare con il figlio e la sua fidanzatina” ma ha sbagliato treno ed è finita a Napoli. Che, voglio dire non è che ti sbagli tra Milano e Genova, no, devi andare a nord e prendi il treno per il sud. Il bello è che a dare la notizia affranta è stata proprio lei sui social, dichiarandosi “sconvolta”. Ecco, adesso, esaurita la parte vera, viene da riflettere su quale attenzione questa persona, è natale e dobbiamo essere buoni quindi la chiamiamo così per capirci, dedica al suo lavoro quando prende in esame i provvedimenti che vota in parlamento, ma fa comunque meno ridere della prima parte. Un amministratore delegato guadagna in media 849 mila euro. Fino a 114 volte i suoi dipendenti. Il rapporto di Mediobanca ci dice anche che la cifra scende però a 474 mila euro se il manager è donna. Cioè ci dice che i board delle compagnie sono due volte stronzi, prima per lo forbice spropositata tra lavoratori e dirigenti e poi perché in ogni caso a essere penalizzate sono le donne. Ma sarebbe sbagliato colpevolizzare un’intera categoria soltanto per invidia, perché va detto che i soldi gli amministratori delegati e i dirigenti in genere in Italia se li guadagnano facendo una vita al limite dell’assurdo, piena di stress e rischi, prendendo decisioni difficili, come licenziare mille dipendenti in una volta altrimenti non si troverebbero i soldi per pagare i loro stipendi e, pensate, talvolta mentre con la matita tagliano interi settori di produzione gli si rompe la macchina del ghiaccio e devono persino bere il Martini caldo, è un mondo spietato.