LA MADONNA LITTA DI LEONARDO TORNA A MILANO

LA MADONNA LITTA DI LEONARDO TORNA A MILANO

Il celebre dipintoMadonna LittadiLeonardotorna, dopo quasi trent’anni, a Milano.  In uno spirito di collaborazione internazionale, come ormai ci ha abituati l’illuminata amministrazione milanese, ilMuseo dell’Ermitageha concesso in prestito  l’importante opera leonardesca. Uno fra i massimi capolavori conservati nel museo nazionale russo, resterà eccezionalmente per tre mesi, al Museo Poldi Pezzoli. La mostra, di grandissimo rilievo, sarà inauguratail 7 novembre. L’esposizione, organizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco, Regione Lombardia e Comune di Milano, è stata inclusa tra le celebrazioni nazionali dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, promosse e sostenute dal MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo). Un nucleo selezionatissimo di opere, eseguite daLeonardoe dai suoi allievi, negli ultimi due decenni del Quattrocento, quando il Maestro viveva e lavorava a Milano alla corte di Ludovico il Moro. LaMadonna Littaè strettamente legata alla città di Milano. Eseguita nel capoluogo lombardo nel 1490 circa, conobbe una notevole fortuna, come dimostra il grande numero di copie eseguite da artisti lombardi. Divenuta una delle opere più rinomate della importantecollezione dei duchi Litta(da cui deriva il soprannome con cui è conosciuta in tutto il mondo),fu acquistata dall’Ermitage nel 1865dal duca Antonio Litta Visconti Arese. AMadonna Littasarà affiancato un altro straordinario dipinto, nato da una raffinata composizione di Leonardo ed eseguito dal migliore dei suoi allievi a Milano,Giovanni Antonio Boltraffio: laMadonna con il Bambino. Appartenente alla stessa collezione dei duchi Litta fu acquistata da Gian Giacomo Poldi Pezzoli nel 1864, dove ancora oggi è conservata. LaMadonna allattante(di anonimo) e laMadonna con il Bambinodi Marco d’Oggiono,dimostreranno la maniera sempre nuova e originale con cui Leonardo e i suoi allievi hanno affrontato, dal punto di vista compositivo, questo iconico soggetto.  Splendidi disegni e studi conservati a Parigi, Berlino e Oxford in prestigiose istituzioni, compongono e definiscono l’interesse della mostra. Grazie al sostegno diFondazione Bracco, da sempre impegnata nellavalorizzazione del rapporto tra scienza e arte, è stata eseguita una serie di analisi diagnostiche su alcune delle opere presenti in mostra. Coordinate dall’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del CNR in collaborazione con l’Università di Milano e l’Università di Milano-Bicocca, le analisi hanno dato vita a interessanti confronti. Si sono potuti evidenziare i diversi metodi di realizzazione di disegni preparatori e dipinti da parte degli artisti a bottega da Leonardo nel suo periodo milanese dal 1482 al 1499. Grazie ad un apparato multimediale di supporto, verrà spiegato, attraverso diversi passaggi, specifici dello storico dell’arte,come nasce e come si modifica nel tempo l’attribuzione di un’opera d’arte.Attività e itinerari didattici per le scuole e per i bambini, conferenze e laboratori si terranno per tutta la durata della mostra. Sarà inoltre organizzatauna giornata di studi, aperta a tutto il pubblico interessato. Sono aperte le prenotazioni con visite guidate.Info Dove:Museo Poldi Pezzoli, Via Manzoni 12, Milano. Quando:7 novembre – 10 febbraio 2020. Orari:dal mercoledì al lunedì dalle 10 alle 18; ultimo ingresso 17.30; chiuso il martedì. Dal 16 novembre apertura prolungata il sabato fino alle ore 21 con possibilità di visite guidate gratuite su prenotazione tra le 18 e le 20.30. Biglietti:14€ intero, 6 o 10€ ridotti.