DEMENTOR (IL DISSENNATORE)

DEMENTOR (IL DISSENNATORE)

La scimmia maschio ha un istinto riproduttivo che lo porta a tentare di ingravidare la scimmia femmina. La bellezza della scimmia femmina lo attrae istintivamente: è sana, in buona salute: è più fecondabile. La scimmia femmina lo capisce. D’altronde, più attira, più il carnet della scelta si amplia. Ha maggiori possibilità di farsi ingravidare dall’esemplare maschio forte e potente. Quello dai geni migliori. Quello che porterà a casa più banane rispetto agli esemplari scimuniti.Poi la scimmia scende dall’albero. Prima la scimmia femmina, a seguire il maschio (storicamente meno sveglio). Iniziano a camminare eretti. Però la scimmia maschio continua a tentare d’ingravidare la scimmia femmina (su due zampe, oddio, anche su quattro)La scimmia si evolve ancora: il fuoco, la ruota e subito la tv.La scimmia femmina impara a parlare con l’amica, la scimmia maschio (meno sveglio) tenta altrettanto negli spogliatoi del calcetto. Iniziano a camminare sui tacchi e in automobile.La scimmia maschio insiste a voler ingravidare la scimmia femmina (sue due zampe, anche su quattro, di lato, di sopra, di sotto. Possibilmente anche sui sedili).Poi la scimmia volerà su Marte. Per tutto il (lungo) viaggio, la scimmia maschio spaziale tenterà di ingravidare la scimmia femmina spaziale (sue due zampe, su quattro, di lato, di sopra, di sotto, tutto a gravità zero).Se ci fosse signor Smith, direbbe che si tratta del rumore dell’inevitabilità. Non c’è molto da fare.Il segreto non è opporsi, piuttosto curvare l’inevitabilità per attribuirgli un senso.Così si spiega perché la scimmia femmina accavalla le gambe, sbottona la camicetta, malizia al bar, civetta dietro ad uno spritz. Così la scimmia maschio firma il ricco contratto di consulenza alla scimmia femminina che lavora per un grande studio e la scimmia femmina – casomai – non gliela da neppure.Ecco la sintesi di come si curva positivamente l’inevitabilità.Poi però ci sono i Dissennatori. Ed è di questo che vorrei scrivere.Un Dissennatore è una creatura oscura. È un “non-essere”. Non appartiene al mondo delle scimmie. È il più grande pericolo del mondo magico. Si ciba della felicità e dell’anima degli esseri umani aspirandola a sé. Non distingue da vittima a vittima. Aspira e basta. I Dissennatori sono stati a lungo impiegati dal Ministero della Magia come guardiani alla prigione di Azkaban. Da una ventina d’anni sono stati assunti da Standard Ethics che li usa per trattare con le imprese quotate più recalcitranti. Quelle che non vogliono essere sostenibili o fanno finta di esserlo.Sono l’inevitabilità per ogni investor relator. Molto, ma molto peggio di Greta Thumberg.Da anni incontrano silenziosamente i maggiori dirigenti delle più grandi società quotate imponendo loro di cambiare i codici etici, di modificare le loro strategie, di avere un altro punto di vista.Si presentano con le loro stringate nere, vestito scuro, valigetta nera e un sorrisone.I Dissennatori di Standard Ethics non vogliono pubblicità. Non scappano di fronte ad una piccola intervista (come quella di oggi a Fausta Chiesa su Corriere.it) solo perché attirerebbero più attenzione se si negassero. Delle scimmie e di come ingravidarle non importa nulla. Vivono nella penombra. I loro brevi comunicati stampa a mercati chiusi sono l’inevitabilità. Quella inevitabilità con cui ho combattuto oggi, insieme ad un investor relator, quando abbiamo accolto due di loro.A fine giornata ho relazionato chi mi ha ingaggiata: saranno tempi bui per il suo rating (lo leggerà sui giornali a breve) e per le cose a vanvera che dice sull’ambiente.È l’inevitabilità.Ho ripreso il mio treno e le mie scarpe rosse (nuove-nuove), le quali mi porteranno corricchiando da un’amica. Penserò a Greta Thumberg nella speranza non entri mai in contatto con i Dissennatori di Standard Ethics. Farebbero una gran poltiglia anche di lei.Comunque, il drammone è durato poco.Già sul treno mi sono sentita la scimmia di sempre. Ho visto alcune scimmie maschio occhieggiarmi le ginocchia (sperando di vedere almeno le cosce) ed ho capito di essere tornata in zona sicura. Lontana dai Dissennatori della sostenibilità (quella seria). Tornata nel vecchio, classico, normale mondo della fuffologia. Quello in cui se si parla di future generazioni, è perché si mira a ingravidare una bonazza.Su treno, viaggiante da Roma e scrivente lesta-lesta sul mio piccolo schermo luminoso