AFORISMI VENUTI MALE

AFORISMI VENUTI MALE

Il mio regalo di Natale in ritardo per voi persone immaginarie che popolate questa illusione chiamata L’internet, è un breve estratto di un libro di aforismi che mi è stato rifiutato.Il suo titolo era “Aforismi venuti male” e avrebbe potuto lanciarmi nel cosmo dei grandi maestri del pensiero del 900, se non fosse che era già il 2009. – Tre cose sono probabilmente infinite: l’universo, la stupidità umana e le volte che Robert Plant dice “baby” nella discografia dei Led Zeppelin, ma sulle prime due nutro qualche dubbio. – Anche il viaggio di mille chilometri inizia col primo selfie. – Un popolo non dovrebbe temere il proprio governo, ma un Blastolaser Fotonico Particellare AFBG7.89 Turbodiesel, quello sì. – Solo gli idioti non cambiano mai la legge morale dentro di me. – Il confine tra genio e follia è più sottile dei folletti che vivono nelle prese di corrente a casa mia. – La gente è una strana balena – Dio non gioca a poker online. – Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la seconda non me la ricordo mai. Aveva a che fare con una radiosveglia, credo. – Al mondo ci sono due tipi di uomini. Quelli che non sanno contare. – Quando un uomo pistola incontra un uomo fucile, l’uomo pistola è un uomo corto. – Posso resistere a tutto, tranne che a tutto. – Solo una cosa so. Che so di non so cosa. – Il sonno del ragioniere genera mastri. – Hai mai pranzato col cavolo durante uno squallido pediluvio? – È evidente che la montagna non sia mai andata da Messner. – Non sono d’accordo con quello che dici, ma che tette.