MENINGITE: E’ IL QUINTO CASO SUL LAGO D’ISEO, CRESCE LA PREOCCUPAZIONE

MENINGITE: E’ IL QUINTO CASO SUL LAGO D’ISEO, CRESCE LA PREOCCUPAZIONE

Cinque casi e due decessi in poche settimane tra Bergamo e Brescia.Cresce la preoccupazione per la meningite che sta mietendo vittime, dopo la morte di Marzia Colosio di qualche giorno fa eoggi il ricovero nel reparto di terapia intensivaall’ospedale Papa Giovanni di Bergamodi un 16enne, le cui condizioni sono al momento gravi. La paura è palpabile. I centralini della Asl della Regione sono in tilt,a Villongo e Sarnico, i Comuni più colpiti, si registrano lunghe fila di cittadini in coda per effettuare le vaccinazioni. E molti sono quelli che provvedono autonomamente dopo l’acquisto in farmacia. Cosa può aver scatenato il diffondersi di quella che viene chiamata ‘la meningite del lago d’Iseo’?Potrebbe esserci un portatore sano di meningococco C, il batterio responsabile dell’infiammazione delle meningi? Sono queste le domande più frequenti che si pongono i cittadini. Le indagini sono in corso.Dalla Regione Lombardia viene smentito quanto riportato da alcuni media circa il prelievo salivare tramite tampone su un campione di 200 persone a Villolongo (Comune dove si sono tre casi e il decesso di una 19enne), per avviare un’indagine sul campo.L’unico intervento utile per prevenire i casi, ribadisce la Regione, rimane la vaccinazione di cui è in corso la campagna straordinaria.Nessuna caccia ‘al portatore sano’, dunque.Ma solo vaccinazioni ad hoc, è questa l’unica precauzione. L’unica arma veramente efficace. La meningite, come detto, è un’infiammazione a carico delle meningi,le membrane che rivestono cervello e midollo spinale.Le cause più frequenti sono dovute a infezioni virali o batteriche,diverse sono le forme che vanno da quelle lievi a quelli decisamente gravi che possono portare anche alla morte. I sintomi iniziali vanno dal mal di testa alla stanchezza con irritabilità e nausea, spesso scambiati poiché abbastanza a quelli influenzali. Da non sottovalutare quei sintomi che compaiono  in concomitanza alla febbre molto alta,vale a dire la rigidità in alcune parti del corpo, come alla nuca e all’estensione della gamba, due campanelli d’allarme molto significativi. Così come le convulsioni, se presenti, e l’ipersensibilità alla luce. La meningite fulminante è la più pericolosa.Il decesso è rapido e acuto e può portare alla morte in poche ore anche se si segue una terapia adeguata. La meningite è contagiosa solo nella fase acuta dei sintomie si trasmette solo in caso di contatto stretto e prolungato con una persona infetta oppure in ambienti molto affollati.Fondamentale è la diagnosi precoce. Il vaccino, come detto, l’arma migliore di prevenzione.