BUONGIORNO UN CORNO, MARTEDI’ 7, IL MONDO E’ SALVO …
L’anno inizia all’insegna dell’ottimismo sul piano internazionale e nazionale. La svolta politica proviene dalla Casa Bianca, come sempre faro nel mondo per innovazione e sviluppo. Nonostante le difficoltà sul piano interno, la richiesta d’impeachment, la corsa traballante senza nessuna garanzia di essere rieletto, Donald Trump spinge sull’acceleratore e prova a raddrizzare gli equilibri precari del pianeta. Il presidente degli Stati Uniti ha riunito a inizio anno tutto il suo staff, i consiglieri in materia di ambiente, difesa, economia e infrastrutture per esaminare tutti i grandi problemi attualmente senza apparente soluzione. In primo piano nel dibattito che si è acceso negli uffici di Washington l’incendio che sta distruggendo vegetazione ed esseri viventi in Australia, tragedia senza limiti e che non trova al momento soluzione, poi sono passati a esaminare le aree di crisi, dalla Siria all’Iraq alla guerra che si sta sviluppando in Libia, alla questione curda, al conflitto israelo-palestinese. Poi si sono occupati della questione dell’occupazione, la mancanza cronica di lavoro e i bassi salari per chi ce l’ha, che affligge il mondo. E’ stato a quel punto che con un colpo di genio Trump ha trovato la soluzione: la decisione di uccidere con un’azione mirata il generale iraniano Soleimani. Nelle migliori intenzioni di Trump questa mossa dovrebbe portare a una terza guerra mondiale e quindi alla fine di tutti i problemi elencati sopra con la fine del mondo. Una risposta anche agli ambientalisti che lo criticavano per l’insensibilità sul piano del Climate Change and Global Warning. Entro un paio di mesi, ma i generali più ottimisti del Pentagono parlano anche di 40 giorni al massimo, il mondo dovrebbe esplodere e con esso risolvere i problemi che lo affliggono. “E’ necessaria però al raggiungimento del risultato la cooperazione dell’Iran”, fa sapere dal Pentagono una fonte che vuole restare anonima. Svolta anche sul piano della politica interna italiana. Non date retta a chi parla di una crisi di governo in vista, del destino dell’esecutivo che si gioca tutto nei prossimi venti giorni e previsioni da gufo di questo tipo. La politica è in movimento e si adegua alla vivacità intellettuale del dibattito tra i cittadini. E’ vero, si procede con qualche piccolo intoppo e scossone, ha destato infatti preoccupazione qualche uscita un po’ azzardata della ministra all’innovazione tecnologica Pisano sulla password di Stato e attualmente un team di scienziati del Cern l’ha presa in affidamento per spiegarle che sulla tastiera dell’ascensore G è in inglese l’equivalente di T in italiano, liberandola insieme ai vigili del fuoco accorsi sotto al tunnel dei neutrini per liberarla. Ma la vera svolta viene dal primo ministro Giuseppe Conte che starebbe per annunciare la grande novità del 2020. Come sapete il 2018 è stato l’anno del Conte primo con 5 stelle e Lega, il 2019 è stato l’anno del Conte bis con 5 stelle e Pd, il 2020 sarà l’anno del Conte ter con Lega e Pd. La stabilità politica è assicurata, tutti sono più contenti e il paese può ripartire in bellezza. Difficile che i cittadini si accorgano della sostituzione, ma alcuni, i più estremisti, all’interno dell’attuale esecutivo sostengono che qualcuno per correttezza dovrà dirglielo. Sulla gestione della questione migranti si annuncia invece il ricorso a una figura tecnica svincolata dai partiti. Tra breve sarà disponibile, non gli hanno rinnovato il contratto co.co.co. per la terza volta a Tripoli altrimenti poi avrebbero dovuto assumerlo in pianta stabile, Fayez al-Sarraj che tanto bene ha fatto nei centri per migranti libici e adesso potrebbe essere una risorsa per il governo italiano. Potrebbe essere l’anno della svolta anche in materia di sessualità e intelligenza artificiale. Aumentano infatti in chirurgia plastica i ritocchi alle parti intime. Le cifre parlano chiaro: sono aumentate del 10% nell’ultimo anno le richieste per avere le labbra, si quelle lì non quelle sopra, zozzoni, ad “arco di Cupido”, con il labbro superiore all’insù, il trapianto di barba e sopracciglia per rinfoltire le zone svuotate, la rinoplastica, la mastoplastica additiva e il lifting del viso. E questo al netto dello sbiancamento anale e dei dati che non vengono comunicati per ovvi motivi di riservatezza sugli interventi di “falloplastica estetica”. Voi direte che cosa c’entra allora l’intelligenza artificiale con la chirurgia plastica delle parti intime? Bè, dai, guardatevi intorno, c’è un sacco di gente che senza ricorrere ai miracoli della chirurgia estetica riesce ad avere il dono di essere una testa di cazzo. Sono giorni importanti per la libertà d’informazione. Ricorre infatti oggi il quinto anniversario della strage nella redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo. Furono uccisi dodici tra giornalisti, operatori, invitati e poliziotti. C’è molta ipocrisia intorno alla libertà di satira, cioè di scherzare anche su temi “sacri”.Poche settimane dopo le grandi manifestazioni di solidarietà per il periodico francese lo stesso fu messo sotto accusa, quasi a dire che poi “se le cerca” per le sue vignette, comprese anche alcune sull’Italia sul terremoto di Amatrice, che fecero gridare allo scandalo. Questa è una rubrica satirica dove spesso c’è poco da ridere o si ride per non piangere, e quindi facciamo nostre le parole del direttore attuale di Charlie Hebdo Laurent Sourisseau, in arte Riss: “Ieri – ha scritto nel suo editoriale commemorativo – dicevamo ‘merde’ a Dio, all’esercito, alla Chiesa, allo Stato. Oggi, bisogna imparare a dire ‘merde’ alle associazioni tiranniche, alle minoranze narcisistiche, ai bloggers che ci bacchettano come maestrine. Oggi, il politicamente corretto ci impone ortografia di genere, ci sconsiglia di usare parole che potrebbero disturbare”.
