L’ENTROPIA DELLE MENTI

L’analfabetismo di ritorno, ovvero l’incapacità progressiva di inviare e ricevere messaggi, sta avviando il cervello umano verso una logica binaria uguale a quella dei computer di cui ci serviamo. Due soli simboli di segno opposto. Ne consegue che se esprimi considerazioni contro gli USA sei automaticamente a favore della teocrazia iraniana, se sei antirazzista sei per forza a favore di un’accoglienza indiscriminata e così via fino agli amanti del mare che devono per forza odiare la montagna. Non funziona così, non la mente umana che nei secoli ci aveva portato a meravigliose conquiste attraverso la considerazione dei dettagli, delle sfumature, di tutto ciò che sta in mezzo tra il bianco e il nero.Pablo Picasso non avrebbe mai dipinto “Guernica” se 40 anni prima non avesse dipinto “Scienza e Carità”, è il primo esempio che mi viene in mente per descrivere la meravigliosa capacità della mente umana di evolvere costruendo sopra se stessa. Ora sembra che tutto sia andato perduto, come il cane di Pavlov rispondiamo automaticamente a sollecitazioni sempre più rozze con reazioni altrettanto rozze, non diverse dalla salivazione di un cane o dall’erezione di un babbuino. Una pacchia per gli zoologi della politica che l’hanno capito per primi e che non si fanno scrupoli nel manovrare questo esercito di portatori di handicap mentali. (Nella foto: “Ciencia y Caridad”, Picasso 1897)