IRAN: TRE GIORNI PER UNA RECITA DA PREPARARE BENE

IRAN: TRE GIORNI PER UNA RECITA DA PREPARARE BENE

Lo hanno fatto apposta raga. L’Iran prima ha deliberatamente evitato di uccidere soldati americani nei raid, e poi invece ha pensato di colpire di proposito unaereo di linea con decine di suoi passeggeri a bordo, nel suo spazio aereo. Resta da capire per quale motivo Rouhani chiedesse la condivisione di elementi di intelligence agitati dagli americani ben prima delle indagini. Di sicuro abbiamo un impero del male che prima avverte iracheni e americani dei raid, e poi sadicamente centra un aereo civile, per ottenere preziosi vantaggi geostrategici. E ovviamente ci hanno messo tre giorni perché volevano prepararsi una recita fatta bene, mostrarsi affranti mentre in realtà sotto la barba islamica se la ridono, “ahah, gliela abbiamo fatta vedere noi, questo è solo l’inizio, il prossimo è un Lufthansa”. Va bene così direttore, invio? Mentre siamo distratti da drammatici incidenti, immergendoci nella cronaca nera, gli Stati Uniti ribadiscono di fottersene integralmente di quel che pensa il parlamento iracheno (e sospetto la maggioranza degli iracheni, ma comunque il Parlamento a qualcosa dovrà pur servire), e annunciano di voler rimanere in Iraq. Eccovelo, il rispetto della sovranità irachena: ditelo ai prezzolati e ai cerchiobottisti. Trump poche ore fa ha anche minacciato di congelare tutti gli asset iracheni se Baghdad si azzarda a chiedere il ritiro nuovamente. “America is a force for good in the Middle East”. Ma certo