BUONGIORNO UN CORNO!, LUNEDI’ 13, CANDELE PER CELIBI …

La neoministra all’Istruzione Lucia Azzolina, esponente dei 5 cosi, secondo quanto riportato da Repubblica, avrebbe copiato parti della sua tesi per la laurea di specializzazione conseguita nel 2009 all’università di Pisa. La ministra ha negato senza negare, “Non è una tesi e non c’è stato nessun plagio”, ha detto, accusando il leader della Lega Matteo Salvini, che ha chiesto le sue dimissioni, di non aver studiato. Vedremo nelle prossime ore se la rivelazione troverà conferma, ma il pensiero corre spontaneo all’ex ministra dell’istruzione tedesca Annette Schavan, costretta alle dimissioni nel 2013 per aver copiato interi brani della sua tesi di dottorato. Certo, dopo la vicenda della laurea albanese di Renzo Bossi, “Comprata a mia insaputa” disse il Trota, forse non è la Lega il pulpito più appropriato per fare le pulci ai titoli di studio altrui e ai mezzi per ottenerli. Più volte in passato gli esponenti di M5S sono stati accusati di avere qualche difficoltà con la cultura, ma la loro risposta è sempre stata “Meglio ignoranti che disonesti”. Ecco, se fossero confermate le accuse di Repubblica, potremmo constatare che la ministra Azzolini sarebbe finalmente riuscita a coniugare entrambe le istanze in un colpo solo. Potrebbe essere Virginia Raggi la carta vincente dei nemici del Movimento 5 Stelle. La sindaca di Roma sta riuscendo in un’impresa che sembrava proibitiva ai nemici della ditta Casaleggio & Co., quella di spaccare definitivamente il suo partito. Al centro della disputa è la nuova discarica che dovrebbe permettere a Roma di smaltire buona parte dei suoi rifiuti. In un primo momento il nuovo sito veniva individuato a Tragliatella, nord della Capitale, dove erano già scesi in campo i comitati a difesa del territorio, che qualcuno fa malevolmente notare essere un feudo elettorale della Raggi. Poi la decisione di indicare per la discarica Monte Carnevale, a poca distanza dal vecchio impianto di Malagrotta, nord-ovest, insistendo quindi su un territorio dove ancora sono ignote le conseguenze per la salute dei cittadini dell’accumulo di anni di rifiuti anche rispetto alla falda acquifera, ha scatenato, non solo tra gli abitanti ma all’interno dei pentastellati, una vera e propria guerra contro la sindaca, che ha avuto il segnale chiaro di poter perdere i voti di molti dei consiglieri 5 stelle in Campidoglio, che in queste ore sono alla testa dei comitati che non vogliono l’impianto a Monte Carnevale. Mentre proseguono in città i roghi della mondezza non raccolta dall’Ama, Virginia Raggi avrebbe cambiato idea individuando il sito nell’area dell’Ardeatina, alla cava di via Canestrini, dove il Municipio è sempre però a a guida grillina. Sono rimasti pochi giorni per decidere. La cattiva notizia è che da qualche parte questa discarica andrà fatta e non esiste posto al mondo dove i residenti nelle aree limitrofe saranno contenti. La buona notizia è che l’ennesimo pasticcio della Raggi dovrebbe scongiurare definitivamente anche all’interno di M5S il pericolo che venga ricandidata. Il papa “emerito” gliele ha cantate chiare: “Io credo che il celibato dei sacerdoti abbia un grande significato ed è indispensabile perché il nostro cammino verso Dio possa restare il fondamento della nostra vita”. Joseph Aloisius Ratzinger, in arte Benedetto XVI, in un libro con il cardinale Sarah ha lanciato il suo appello, un’offensiva contro le parziali aperture dell’attuale papa Francesco I sul celibato sacerdotale. Un libro che secondo qualcuno può provocare lo scisma degli ultraortodossi cattolici e che ci fa capire appieno perchè Jorge Mario Bergoglio vive in un bilocale di pochi metri quadrati esterno ai fasti del Vaticano e, soprattutto, perché i suoi pasti prima di essere consumati da lui vengono “assaggiati” da una squadra di volontari. Il Sinodo sull’Amazzonia dello scorso ottobre aveva aperto alla possibilità di ordinare come sacerdoti persone sposate, questione su cui dovrà pronunciarsi papa Francesco. Il faccendiere Luigi Bisignani, persona ben introdotta negli ambienti del potere, quello cattolico come quello laico, in una lettera al Tempo sul film “I due papi”, sostiene che se avesse saputo di Papa Francesco, Ratzinger non si sarebbe mai dimesso. E’ una lettura verosimile dello scontro in atto. Di fatto la mossa di Ratzinger sembra più ricalcare una sceneggiatura di Paolo Sorrentino che restituire credibilità e vicinanza della chiesa alla società viva e reale. Ma c’è anche chi offre un’altra lettura del tentativo del papa “emerito” di rientrare in gioco: avrebbe compreso di contare sempre meno da quando non riceve più lettere e telefonate da Eugenio Scalfari. In meno di 24 ore è andata esaurita la candela scandalo di Gwyneth Paltrow, quella che per 75 dollari a confezione avrebbe l’odore della vagina dell’attrice statunitense già premio Oscar nel 1999. Il commento più appropriato viene dallo stand up comedian Ricky Gervais, che ha twittato “Candle for sale. Slightly used” (Candela in vendita. Leggermente usata). Difficile raggiungere la certezza che la promessa corrisponda alla fragranza originale, capite da soli che non si può fare la prova, ma è più facile capire che nel 2018 il mercato delle candele cosiddette “di prestigio”, chiamiamole così, ha raggiunto i 101,9 milioni di dollari di fatturato negli States. Nel tentativo di fare scandalo per convogliare pubblicità sull’iniziativa l’attrice ha in realtà riproposto un modello di business che a Napoli era già stato inventato nel secondo dopoguerra, quando per accontentare gli stereotipi nella testa dei turisti qualche genio misconosciuto dell’arte di vivere mise in vendita delle scatole con “l’aria di Napoli”. Va segnalata anche nel 2010, con tanto di presentazione alla celebre caffetteria Gambrinus, della scatola con “il raggio di sole di Napoli”, ma quella era una risposta ironica al leghismo. Insomma: tanto profumo per nulla.