LA TELEVISIONE OGGI E’ SEMPRE PIÙ DISEDUCATIVA

LA TELEVISIONE OGGI E’ SEMPRE PIÙ DISEDUCATIVA

Quello che mi pare tra le cose più preoccupanti di questo paese, secondo me, è quanto maggiore esposizione, e quindi seguito, abbia l’Italia peggiore rispetto aquella migliore. Una volta, a fare da maitre a penser, da riferimenti guida di pensiero, potevano essere i libri, gli scrittori, i giornali, i giornalisti,il cinema, il teatro, gli autori. Oggi, invece, è arrivata la televisione, e poi il social. Ma all’inizio la televisione proponeva pure programmi come “non è mai troppo tardi” ,e comunque insegnava l’italiano e forse a leggere e a scrivere a tanta parte di questo paese. Oggi si segue a tutti i costi la frescaccia da curiosità pruriginosa , e la notiziola e i personaggi da copertina di settimanale gossip. Oppure ecco che lo sfruttamento di una tragedia familiare ,col primo piano della lacrima, fa palinsesto. Si segue chi strilla e offende di più. Sfruttando, però, spesso, la complicità e la brama di apparizione del soggetto ripreso. E gli Angela, con i loro ottimi ascolti, diventano come i panda, una razza in pericolo di estinzione. In questo incontro tra l’economia di un programma molto, molto facile e certo non troppo intellettuale, un po’ pigro va, e la richiesta sempre più grossier di un certo pubblico, in questo circolo vizioso sta il fatto evidente che certa televisione stia diventando sempre più diseducativa. E il popolo sempre meno “educato”. Farà senz’altro comodo a qualcuno, come si dice sempre. Poi in Italia , capirai, già il furbo ha sempre attecchito, affascinato, più della persona seria, dell’intelligente, dell’onesto….E poi se uno guarda alla politica, che dovrebbe funzionare anche da modello comportamentale, tra selfie e slogan gridati, tra assenza di impegno per la cultura e per l’ambiente,stiamo freschi… Se c’è una cosa bella di una particolarità del mio mestiere, sto parlando della tournee, è quella che ti imbatti nella provincia italiana, dove c’è invece quella italia laboriosa, seria, perbene, che tiene in piedi quest’altra Italia. Però, certo, se andiamo avanti così, solo seguendo, come al solito, interessi di investimento facile, senza preoccuparsi di quello che si propone, può esserci di che abbattersi. Non parlo per me perché io sono un piantatore di patate ,come vocazione, ma per questo credo che l’intellettuale, ovunque oggi esso sia ma soprattutto oggi, abbia le sue belle e importanti responsabilità. Per questo credo che anche gli artisti, o affini, abbiano le loro responsabilità educative, i loro bei messaggi da dover veicolare….