IN PIAZZA PER GRATTERI. LA CALABRIA RESPIRA ANCORA

Variabile. Oggi queste le previsioni meteo per Catanzaro. Qualche anno fa, sarebbe bastato il clima umido, la previsione di piovaschi, o forse il becero campanilismo ( sono reggina) a tenermi lontana dal capoluogo di regione. Ma oggi no. Oggi la coscienza civile aveva già tracciato il mio percorso e quello di moltissimi calabresi. La piazza antistante il Tribunale sin dal mattino cominciava a riempirsi, come quelle immagini velocizzate al computer che vedono prima dieci, poi venti, poi cinquanta, poi centinaia, poi più di tremila persone. E si perde il respiro al solo pensare alle ragioni di quel raduno, inimmaginabile fino a qualche tempo fa. Chiamasi ” il miracolo di Gratteri”. No, non è la moltiplicazione dei pani e dei pesci, ma è qualcosa che gli somiglia molto. La moltiplicazione del senso civile, il desiderio fisico di esprimere la voglia di legalità, non più celato, non più sussurrato. Presto anche le vie laterali alla piazza si riempiono di persone. Uno sciame umano. Non è un concerto. Non è una partita di calcio. Sfilano i gonfaloni di alcuni comuni. Sventola carezzata dal vento la bandiera di uno Stato troppo spesso latitante. Passano uomini e donne con la fascia tricolore , e vicini ragazzi, tantissimi giovani con il sorriso limpido di Futuro stampato sui volti. Chi ha voluto trovarci la retorica dei luoghi comuni è rimasto deluso. Nessuna sterile passerella. Solo storie di vita, di coraggio , di ” No” urlati a muso duro alla ‘ndrangheta e alla politica correa nel degrado e nell’abbandono. Il cielo è di cattivo umore, qualche goccia fa le prove generali di un acquazzone…ma desiste e spunta il sole in mezzo ai nembi neri.Gratteri il Cavatore, il monumento simbolo di Catanzaro, a cavare, a scovare le radici di un orgoglio che credevamo sepolto sotto le macerie della dignità. Improvviso in mezzo alla folla un grido unanime a chiamare un nome: Gratteri.Non un’adorazione, nessuna idolatria, ma il bisogno, finalmente, manifestato di credere in un futuro scandito dal rispetto della legalità. “Siamo qui. Come i lego, vogliamo fare vedere come si costruisce la Calabria: lavoro, istruzione, trasporti, legalità, sanità. Noi siamo i lego. ” Queste le parole pronunciate dalla gente che ha voluto parlare. Cittadini che vogliono essere parte attiva di un processo di rinnovamento e riscatto e non più pedine mosse dagli infingardi di turno. Pino Aprile legge una nota del Dott. Gratteri:_ la vostra presenza indica sete di giustizia vera non gridata e non sbandierata e solidarietà testimoniata anche con la presenza fisica. Io la accolgo perché so che è rivolta non a chi è più visibile nei mass media ma alla nostra squadra che lavora con competenze e sacrificio , in silenzio e lontana da telecamere e cineprese in modo per nulla appariscente e solo con l’intento di fare il proprio dovere. Io senza questa squadra posso fare ben poco. In Calabria stiamo vivendo un periodo in cui la gente è disorientata e non sa a chi rivolgersi per avere fiducia. Auguriamoci che il risveglio delle coscienze porti tutte le agenzie educative a lavorare per promuovere una nuova cultura che tral’ altro abbia il coraggio di denunciare il male e riportare la fiducia in tutte le istituzioni. Ringrazio tutti a nome della squadra per la solidarietà dimostrata con la vostra presenza_ Davanti a me, sulle spalle di due papà, due bimbi. Anche loro battono inconsapevolmente le loro manine. È una festa per loro. Un giorno sapranno quanto sia costato il risveglio alla loro regione e a un uomo, un uomo che molti avrebbero voluto ancora ” solo”.Finisce la manifestazione e arriva la pioggia. Sì, variabile… Le previsioni ci avevano azzeccato. E chissà che finalmente la ” variabile ” non muti in liberazione la condanna certa di questa terra. Oggi in migliaia ci abbiamo creduto.