BUONGIORNO UN CORNO!, LUNEDI’ 20, CIAO POVERY …

BUONGIORNO UN CORNO!, LUNEDI’ 20, CIAO POVERY …

Mettetevi in testa questo numero: 2153. tenetelo da parte. E adesso memorizzate quest’altro: 4,6 miliardi. Perché nel mondo 2153 persone sono più ricche di 4,6 miliardi di persone messe insieme. Fa un po’ arrabbiare vero? In Italia l’1% più ricco detiene quanto il 70% della popolazione. Il 30% dei ragazzi guadagna oggi meno di 800 euro lordi al mese. Il 23% degli under 29 versa in condizioni di povertà lavorativa. Solo in Spagna e in Romania la situazione è peggiore. E questi sono i dati economici, perché poi ci sono gli abbandoni scolastici dovuti alla povertà e al degrado sociale, le conseguenze sociali della povertà. I dati forniti da Oxfam sono impietosi ed escono poco prima dell’annuale incontro del World economic Forum di Davos, dove gli uomini più ricchi e potenti del mondo non ci diranno mai che solo il 4% degli introiti fiscali dei governi deriva dalla tassazione della ricchezza. Era così anche l’anno scorso naturalmente, e quello prima, e quello prima ancora, soltanto che Oxfam ci spiega come la forbice cresca ogni anno di più, i ricchi diventano sempre più ricchi. A parità di uno stesso percorso formativo, dice l’Oxfam e non Carlo Marx, il figlio di un dirigente ha un reddito annuo superiore del 17% rispetto a quello percepito dal figlio di un impiegato. Addavenì Baffone! Vengo anch’io no tu no, vengo anch’io no tu no, vengo anch’io no tu no: ma perché? Perché no! Tra le cose che riteniamo incidere meno di tutte le altre nella nostra vita, c’è l’elezione del presidente di Confindustria, ma sbagliamo. Fate caso al cambiamento di costume, prima erano loro i riccastri da vituperare, adesso se dici ricco pensi a Ferragni e Fedez, come a dire che prima per essere ricco dovevi farti un po’ di culo e adesso invece devi proprio mostrarlo in giro, uomini inclusi sia chiaro. Va bene, ci sono anche ricchi buoni, l’abbiamo detto, l’anima è salva, proseguiamo. Carlo Bonomi, Andrea Illy, Licia Mattioli, Emanuele Orsini, Giuseppe Pasini, questi sono i candidati. Per presentarsi ufficialmente devono trovare 19 imprenditori sui 183 del consiglio generale, che sostengano la loro candidatura. Solo una donna va notato. Per Gianni Agnelli gli imprenditori devono essere filo governativi per vocazione, ma i tempi sono cambiati ed è davvero difficile persino per un padrone tifare per Conte 1 e 2 e per i grillini. Ma sono cambiate moltissimo anche le imprese. Il favorito è Carlo Bonomi, presidente di Confindustria Lombardia. Adesso la domanda è: quanto avete voi in banca? Dai, qualcosa per la pensione l’avete messa da parte, se avete risparmiato senza truffare le vecchiette lavorando almeno venti anni di seguito, quando c’era il lavoro pagato, non c’è niente di male se avete 30 o 40 mila euro in banca. Allora dovete sapere che il probabile prossimo presidente di Confindustria ha una holding, la Synopo, strumenti biomedici e nuove acquisizioni, che secondo i dati della Camera di Commercio di Milano del 2017, al termine di un intreccio societario troppo lungo da spiegare (cliccate qua e c’è tutto l’elenco delle societàhttps://www.glistatigenerali.com/imprenditori/limprenditore-da-31mila-euro-che-vuol-scalare-assolombarda/), ha un impegno di capitale di soli 31 mila euro con cui controlla 17 milioni di fatturato. E adesso andate a fare due chiacchiere con il consulente finanziario della vostra banca, quello vestito da cassamortaro, e chiedetegli di spiegarvi perché a voi con 31 mila euro vi ha fatto comprare dei Bot che rendono attualmente -0226%. Qualsiasi cosa uno possa pensare del Partito Comunista Cinese deve avere chiaro che a Hong Kong stanno manifestando, tra le altre richieste, per ottenere il suffragio universale, non per riportare l’imperatore. Il governo cinese nel 1984 aveva firmato un accordo con la Gran Bretagna che lo impegnava ad arrivare a questo passaggio, ma attualmente esiste solo un Comitato elettorale composto da 1200 persone per eleggere il leader esecutivo di Hong Kong. Ieri ancora botte, feriti, arresti, cariche della polizia per una manifestazione inizialmente autorizzata. Capito quanto sono antidemocratici questi cinesi? Tutto il mondo protesta per il comportamento della polizia cinese, perché il concetto di democrazia deve valere per tutti, è universale, ho capito bene?Giri pagina del giornale e scopri quindi che a Prato deve esserci di sicuro una giunta guidata dal Partito Comunista Cinese. Il corteo organizzato a Prato dal Si Cobas per protestare contro le multe ricevute da 21 operai della tintoria Superlativa, corteo autorizzato per un percorso che poi i manifestanti hanno allungato in maniera del tutto pacifica, è finito con cariche della polizia. Cariche a freddo, senza che i manifestanti si muovessero o attuassero comportamenti pericolosi per l’ordine pubblico. Ma questo sarebbe ancora il meno. Intanto protestavano perché a Prato, città leader nello sfruttamento più bieco della manodopera italiana e straniera, grazie al decreto sicurezza di Salvini, tenuto in vita dal governo Pd-Leu-M5S, che ha reintrodotto il reato di blocco stradale, al termine di una precedente protesta contro le condizioni disumane della fabbrica citata, (“fenomeni particolarmente gravi come quelli che si stanno verificando nel distretto pratese” li ha definiti Francesco Marini, non Che Guevara, ma il vicepresidente di Confindustria Toscana nord), due studentesse che avevano partecipato alla prima manifestazione si sono viste comminare una multa di 4 mila euro a testa. Ecco quindi il corteo di ieri, che è arrivato, ripetiamo, pacificamente dinanzi alla sede del Comune. Ma al sindaco piddino di Prato non sono bastate nemmeno le cariche della polizia. I manifestanti hanno rovinato il sabato degli acquisti ai commercianti locali, che insieme alle fabbriche della zona approfittano del basso costo dei lavoratori, senza contratto e clandestini, migliaia i cinesi tra l’altro, per aumentare gli introiti. Gli operai della Superlativa sono da mesi in sciopero perché non vengono pagati dall’azienda. “È’inaccettabile che chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico abbia consentito a un corteo di mettere a rischio la città in un sabato pomeriggio in cui le famiglie vanno in centro con i bambini a fare acquisti”, ha detto Matteo Biffoni, sindaco dem di Prato. Zingaretti vuole rifondare il partito democratico, anzi vuole fare un altro partito, così dice. Chissà se Biffoni, i tanti Biffoni del Pd, gli amministratori che sul territorio sono l’immagine non ideale ma concreta di quel partito, faranno parte del nuovo progetto di Zingaretti. Non è che i dem americani abbiano le idee molto più chiare dei dem italiani. In sostanza sanno già che al Senato l’impeachment per Trump verrà bocciato. Trump, appreso che il processo è stato istruito, si è chiuso in bagno come al solito, e da lì ha twittato, con il telefono che nessuno riesce a sequestrargli, “vaffanculo, pijatevela ‘nder culo, li mortacci vostri, dovete morì tutti”, per dire al Paese che sta bene. Ora è chiaro che i Democratici Usa si limiteranno a sfruttare l’effetto impeachment mentre si svolgono le primarie per scegliere lo sfidante di Trump. Il prestigioso New York Times ha scelto di appoggiare due donne, le candidate Elizabeth Warren e Amy Klobuchar, radical la prima e moderata la seconda. Non sembrano nemmeno dello stesso partito, per quanto sono distanti i loro programmi. Ma colpisce la frase, negata ma confermata da testimoni, pronunciata dal vecchio Bernie Sanders, ala sinistra dei dem, per incoraggiarle: nessuna donna può vincere le elezioni presidenziali. Perchè il ruolo della politica è avere il coraggio di sognare un mondo diverso, ma il ruolo dei Dem nel mondo è di ricordarci che bisogna svegliarsi e farla finita con queste cazzate. I have a dream … anzi … I had a dream!