LA PIROETTA DI WEI WEI: GERMANIA ANCORA FASCISTA?

Il genio di Ai Weiwei, l’artista cinese che dopo essere stato perseguitato in patria da qualche anno ha deciso di vivere in Europa (Grecia, Germania, e ora Inghilterra) non si discute. Personalmente, ho avuto il privilegio di conoscerlo, intervistarlo più volte e anche collaborare con lui, all’epoca dell’emergenza migranti nei Balcani (emergenza tutt’altro che conclusa, anche se purtroppo ignorata dai media) per la realizzazione del bellissimo documentario “The Human Flow”. Ma questa volta non sono d’accordo con lui. Le pesanti accuse alla Germania – sostenute in questa intervista al Guardian qualche giorno fa e riprese oggi da Repubblica – le trovo decisamente esagerate e superficiali, non consone ad una persona intelligente e colta come Ai Weiwei. Ci sono altri modi per promuovere la propria persona e le proprie opere. Questa non mi sembra la migliore