5 GRAMMYS PER BILLIE EILISH CHE A 18 ANNI CANTA I NOSTRI SOGNI INQUIETI

5 GRAMMYS PER BILLIE EILISH CHE A 18 ANNI CANTA I NOSTRI SOGNI INQUIETI

A 18 anni, Billie Eilish ha riscritto le regole dellapop song, facendo finta di nulla, creando canzoniminimale sorprendenti, piccoli oggettiindustrialedark. Ma soprattutto ha posto in musica una domanda fondamentale e di una innocenza spiazzante (alla Holden Caulfield): “quando ci addormentiamo, dove andiamo?”, facendo parlare il mostro che da piccoli crediamo di avere sotto il letto. È un verso diBury a Friende il titolo dell’album (When We Fall Asleep, Where DoWe Go?) che hanno fatto vincere cinque Grammys alla teenager di Los Angeles. Un trionfo dedicato a Kobe e “a tutti i ragazzini che ora stanno facendo musica nella loro cameretta”, proprio come lei che ha composto le prime melodie con il fratello Finneas, oggi suo produttore. Non la conoscete? Partite proprio daBuryaFriend, aperta e “commentata” da Crooks, dove Billie si esibisce su unbeatalla Kanye West e su una linea vocale che richiamaPeople Are Strangedei Doors. Non a caso: un filo sottile e trasognato unisce nelle canzoni di Eilish grandi nomi della canzone d’autore di presente e passato, da Joni Mitchell a Ricky Lee Jones, da Fiona Apple a Elliott Smith. Prossimo step in carriera: la canzone guida di James BondNo Time to Die. E allora vedremo come se la caverà Billie con i sogni enormi e stereotipati dellostar system. PS: oggi molti scriveranno che è la Greta del pop: è una banalità giornalistica di sicuro, ma che sia vero?