NOTTE IN BIANCO PER SALVARE LE EDICOLE

NOTTE IN BIANCO PER SALVARE LE EDICOLE

DI PATRIZIA ING.LASSANDROLa crisi dell’era moderna unitamente al progredire sempre più massiccio dell’uso dei social quale mezzo di informazione e lettura sta mettendo a dura prova la stabilità economica delle tradizionali edicole. Per salvarle si è pensato per iniziare, ad un manifesto con l’immagine di una luce, metafora per sensibilizzare l’ opinione pubblica. In senso lato si vuole illuminare le edicole, luogo di incontro sociale e “presidio territoriale insostituibile”. Mercoledì 29 gennaio, oggi, in circa 40 città italiane un’edicola resterà aperta almeno fino alle 23. L’iniziativa promossa da Si.Na.Gi., il sindacato nazionale giornalai affiliato alla Cgil vuole focalizzare l’attenzione sia dei meno giovani sia dei giovanissimi su un’attività che è non solo tradizione ma anche luogo di incontro e di lettura. Purtroppo in circa 15 anni il 50 % delle edicole ha chiuso per sempre le serrande e su 42mila esercizi, 26mila versano in grave crisi. Giuseppe Marchica, segretario nazionale del Si.Na.Gi, ha dichiarato: “Nei piccoli centri, dove alla vendita di giornali si sono sempre abbinati commerci diversi, ci sono meno chiusure, ma nelle grandi città è una moria costante e dove non c’è più l’edicola non si vendono più giornali, quelle copie perdute non si recuperano più. Ogni edicola chiusa significa la perdita del 70 per cento del fatturato. Abbiamo scelto di tenere aperta per tutta la notte una sola edicola per città perché per quella serata l’edicola possa diventare un punto di incontro tra autorità, editori e tutti coloro che hanno a cuore l’esistenza di un cardine nell’ambito sociale, culturale e democratico del nostro paese. Abbiamo fatto tanti dibattiti e convegni ma questa volta vorremmo fosse anche un momento conviviale, perché le edicole sono da sempre un luogo di incontro sociale. Continueremo la raccolta delle firme dei cittadini per l’appello al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, per destinare alle edicole una parte consistente del finanziamento pubblico per l’editoria. E speriamo di parlare agli editori, che ancora non vogliono capire che i giornali non si possono salvare senza aiutare le edicole”.Questa è solo l’inizio di altre iniziative simili che si terranno in primavera.