BANCA POPOLARE DI BARI, IN MANETTE MARCO E GIANLUCA JACOBINI

BANCA POPOLARE DI BARI, IN MANETTE MARCO E GIANLUCA JACOBINI

Banca Popolare di Bari, il più grande istituto di credito del mezzogiorno, oggi ha visto il suo epilogo, dopo il crac da 2 miliardi raccontato da Repubblica per quasi tutta l’estate, all’alba sono stati eseguiti gli arresti di Marco e Gianluca Jacobini, il padre e il figlio (ex presidente ed ex numero 2), per 50 anni a capo della Banca popolare di Bari.Il gip Francesco Pellecchia ha accolto le richieste del Procuratore aggiunto Roberto Rossi e del sostituto Federico Perrone Capano disponendo gli arresti domiciliari dell’ex presidente della banca, Marco Jacobini e del figlio Gianluca, già vicedirettore generale e condirettore. Dall‘ordinanza di custodia cautelare emerge, riguardo ai capi di imputazione, falso nei bilanci del 2014, 2016 e 2017 per gli avviamenti iscritti tra gli attivi patrimoniali, il giudice definisce “reiterata macroscopica e, quindi, consapevole violazione dei principi contabili”. Nell’iscrivere a bilancio il valore degli asset immateriali rappresentati da altri istituti acquisiti negli anni,  tra cui Tercas, sono state fornite secondo il gip “false informazioni ispirate dalla precisa volontà di rappresentare una realtà differente da quella effettiva” e “connotate da un’elevata capacità decettiva in relazione alle possibili scelte dell’ampia platea dei destinatari delle informazioni medesime”. Sono state effettuate anche 17 perquisizioni richieste sempre dalla Procura di Bari, eseguite presso le abitazioni e gli uffici ubicati a Bari, Roma Milano e Bergamo, nella disponibilità delle quattro persone raggiunte dalla misura e di altri sei responsabili dell’Istituto di credito, di cui quattro indagati nell’ambito dello stesso procedimento, e presso la Direzione della Banca Popolare di Bari dove risultano alcune cassette di sicurezza nella disponibilità dell’ex presidente Marco Jacobini Agli arresti domiciliari anche Elia Circelli, ex responsabile della Funzione bilancio e amministrazione della Direzione operations. Inoltre nel provvedimento cautelare è finito anche l’uomo che ha scritto alcuni dei capitoli più dibattuti della storia della finanza italiana, Vincenzo Figarola De Bustis, già Banca 121, Mps, Deutsche Bank fino a Banca Popolare di Bari, di cui è stato prima direttore generale e poi, fino al giorno del commissariamento ordinato nel dicembre scorso da Bankitalia, amministratore delegato. Per lui il gip ha infatti disposto la misura cautelare dell’interdizione per un anno dalle funzioni bancarie e dalla dirigenza di società.