M5S, LE PROSPETTIVE DI UN’AEREA

M5S, LE PROSPETTIVE DI UN’AEREA

Le prospettive di un’area. Il M5S ha dimostrato che esiste un’area di elettori, potenzialmente sopra il 30%, che non si identifica nè col CDX Salviniano, nè conil CSX Piddino. I rapporti di forza sono chiari: un 40% degli italiani è di CDX, un 30% di CSX e c’è poi questa area del 30% che ha fatto emergere il M5S. E’ un’area più fluida delle altre, movimentista, non ideologica e per questo più instabile. Gli assi portanti politici di quest’area sono tre: giustizia contro i potenti, lotta alla povertà, cambio di classe politica. E’ un’area che rende il massimo all’opposizione: potendo raggiungere un bacino attorno al 30% può andare a governo solo in coalizione. E poichè il suo elettorato non è ideologico gradisce i compromessi molto meno dell’elettorato di CSX e CDX. Poi a questo calo fisiologico si aggiungono gli errori. Dove finiscono i voti usciti dall’area M5S? In buona parte finiscono all’astensione, gli altri si equidistribuiscono fra CSX e CDX. Il risultato del calo strutturale del M5S a governo avvantaggia il CDX, data la situazione di partenza. Sotto questo profilo sono veramente autolesioniste le posizioni “progressiste” (vedi Repubblica) che picconano quotidinamente il M5S, segando l’albero su cui riposa l’unica possibilità di sconfitta del CDX in Italia! In realtà, c’è un razionale nel coro tronfio da desta a sinistra di quelli che “siamo tornati al bipolarismo sinistra destra”! Stanno dicendo: evviva si torna al partito unico della nazione, ma questa è un’altra storia. Quali sono quindi le prospettive dell’area M5S? Se il M5S riuscirà a mantenere un’area di voto attorno al 20% diverrà il soggetto stabile di riferimento di questa area extra CSX-CDX. Se il M5S non riuscirà a mantenere consenso sufficiente vince il CDX o emergono altri contenitori per questa area.