IL NUOVO ATTACCO TERRORISTICO A LONDRA. COSA CI DICE?

Cosa ci dice il nuovo attacco terroristico a Londra?– L’assalitore era noto alla polizia, rilasciato dalla prigione in anticipo e per questo monitorato. E’ il secondo episodio in pochi mesi: questo rinforza gli interrogativi su pericolosità degli estremisti passati per il carcere e sulla possibilità che tornino all’azione. E ciò vale anche per altri paesi, a cominciare dalla Francia, dove saranno rilasciati molti jihadisti.– Il militante ha usato un coltello, rubato. Lui stesso aveva scritto che se un familiare, un amico o la polizia ti sorvegliano ed è complicato avere un’arma allora la cosa da fare è impugnare una lama. Oppure salire su un veicolo da impiegare come un ariete.– Il modus operandi è piuttosto diffuso, quasi la norma. Metodo semplice rispetto alla complessità e vastità del movimento.– L’attentatore – secondo le autorità – era spinto dal desiderio di morire attraverso un atto terroristico. Un suicidio ammantato di politica.