ACHILLE LAURO, IL CAMBIAMENTO AL PERBENISMO

Achille Lauro non mi è mai piaciuto e probabilmente mai piacerà, sia sul fronte musicale (de gustibus) che umano, perché non può piacermi chi promuove l’uso delle droghe pesanti per fini “creativi” (salvo pentimento profondo, sincero e dimostrato). Ciò che però sta facendo in questi giorni sul palco dell’Ariston è qualcosa di unico e incredibile, e se si tratta di una bieca strategia di marketing non mi interessa: ha comunque portato alla luce una questione necessaria, quello della mascolinità tossica figlia di una società patriarcale, inconcepibile oggi. E lo ha fatto in modo efficace e rispettoso (sì, rispettoso, la delicata esibizione con Annalisa ne è la dimostrazione). Per me, stavolta, ha già vinto così. Perché solo chi rompe le palle al perbenismo può portare a un cambiamento. PS: Quando una donna viene criticata per il suo corpo si viene, giustamente, attaccati in sua difesa, dunque perché su Achille Lauro sembra essere permessa la derisione? Ho letto di tutto: troppo magro, senza muscoli, fino alle presunte scarse dimensioni intime… Ci rendiamo conto?