SANREMO, LA VITTORIA DI MOLLICA
Posso dire una cosa su Sanremo?Va beh la dico lo stesso.C’è un altro grande protagonista in questa kermesse oltre Maria e Carlo, (*) oltre i cantanti, oltre gli orchestrali. Un modesto giornalista che ne parla ogni giorno. Senza clamori e serenamente. Eppure è un grande professionista, e non da ora. E quando ride insieme agli intervistati, quando li mette a loro agio, ora che è difficile che trovi il suo, è commovente. Fa tenerezza, fa bene all’anima, quando nel suo lavoro che ama, cerca di tenere ferma la sua mano sinistra che trema.Mi ricordo che anni fa quando gli chiesero come mai diceva bene di tutti rispose presso a poco così:Sembra quasi che sia necessario che un critico d’arte stronchi pittori e scultori, che un critico musicale stronchi cantanti e musicisti, che un critico letterario stronchi poeti e romanzieri. Io faccio diversamente, se un cantante, un attore, uno scrittore non mi piacciono non ne scrivo semplicemente. Lascio ad altri la lapidazione, a me non interessa. Rispetto sempre la loro vita ed il loro lavoro. Io parlo solo di coloro dei quali posso parlare bene.Ed ancora è così mentre cerca di tenere la sua mano tremolante di parkinson, e dice bene e scherza sempre con tutti, con coloro con i quali ha a che fare con il suo lavoro.Grazie grande Vincenzo Mollica, grazie alla tua umanità e alla tua professionalità. (*) Maria e Carlo questa volta non c’erano, lo scritto si riferisce a qualche anno fa. Quest’anno c’erano Fiorello e Amdeus, ma c’era sempre lui Vincenzo, forse per l’ultima volta
