L’EGITTO DI AL SISI TORTURA E RIARMA

L’EGITTO DI AL SISI TORTURA E RIARMA

A quattro anni dall’uccisione di Giulio Regeni, nuove tensioni nelle relazioni fra Italia ed Egitto per l’arresto del ricercatore dell’Università di Bologna Patrick George Zaki. Ma il rapporto strategico però non è mai stato messo in discussione per molti e costosi motivi di armamento e di petrolio. «Il presidente Abdel Fatah al-Sisi, al potere dal 2013, si è lanciato in un programma di riarmo impressionante, finanziato in parte dagli alleati del Golfo. È un mercato preso d’assalto dai maggiori produttori di armamenti, Stati Uniti, Russia e Francia», scrive La Stampa. «Ma adesso l’Italia è sul punto di prendersi una grossa fetta. Un contratto da 9 miliardi di dollari, incentrato sulla fornitura di fregate Fremm, due date per sicure e altre quattro da confermare. In ballo ci sarebbero anche pattugliatori, 24 cacciabombardieri Tifone, oltre ad aerei da addestramento Macchi M-346»… CONTINUA SU REMOCONTRO: