NIENTE PANICO, QUESTO SERVE SOLO A CHI VUOLE TRARRE PROFITTO ANCHE DA QUESTA SITUAZIONE

NIENTE PANICO, QUESTO SERVE SOLO A CHI VUOLE TRARRE PROFITTO ANCHE DA QUESTA SITUAZIONE

Un problema di tale portata dovrebbe unire, dovrebbe tirare fuori il meglio da ogni parte: la responsabilità, l’umanità, l’amore per il proprio paese, termine abusato, il civismo, il senso dello Stato ed anche il senso pratico delle cose, pensare cioè quali conseguenze ci saranno da affrontare nel dopo. Tutto questo non esiste, non c’è perché tanti cercano il loro tornaconto, pensano a come trarne profitto. E ce ne sono tra i politici, tra giornalisti, tra gli stessi semplici cittadini. Ci sono politici che hanno già pontificato: “ve l’avevo detto che dovevamo chiudere i porti” riferendosi al fenomeno dei migranti, ma per loro sfortuna i casi riscontrati non hanno nessun nesso, anzi i fatti dimostrano che così come i veri criminali arrivano in “executive class”, così anche i portatori del virus, intanto c’è chi ci crede. Ci sono giornalisti, o pseudo tali, che pubblicano titoloni apocalittici, parlando di stragi, di situazioni gonfiate ad “arte” chi per la tiratura, chi per affermare le proprie inclinazioni alla discriminazione anche in queste circostanze. I semplici cittadini, c’è da chiedersi per esempio quanti approfitteranno di questa febbre nell’assalto ai supermercati per razziare generi alimentari e igienici, con i prezzi che certamente saliranno alle stelle. Altri poi cercano visibilità fino ad avversare chi sta lavorando seriamente per contenere il contagio, chi sta cercando una soluzione seria e concreta al problema. Per tutto questo chi poi ci osserva al di fuori dei nostri confini reagisce, così come descritta da certi media, come se l’Italia fosse diventata un lazzaretto, se poi qualcuno si affaccia sui nostri social legge cose assurde, gente che emette giudizi senza saperne niente della materia. Altri danno addosso al governo, altri si lamentano che non si fa nulla. Un bel quadro insomma che certamente non aiuta a capirci molto e quindi ci si tiene ben lontano, giustamente. E quale credito si può dare ad un paese spaccato che si divide a tutti i livelli anche nelle situazioni di emergenza? E le conseguenze di tutto ciò? C’è qualcuno che ci pensa? Nemmeno gli strenui “difensori” della patria che dicono di amare così tanto? Basti solo pensare a quanto perderà il settore turistico. La stagione sarà tragica con perdita di entrate e di posti di lavoro ed anche dopo la reazione sarà la stessa che stanno avendo i soliti attaccando qualcuno, addossando le colpe a qualcuno che non è della stessa parte invece di trovare soluzioni al problema. A questo chi sta pensando? E chi pagherà tutto questo? Il virus c’è ed è innegabile, ma calcare la mano fino a dare un’idea confusa e sciatta delle nostre istituzioni, per meri interessi personali, per il consenso, per raggiungere il potere, per far soldi, sono da considerare crimini verso il nostro paese che non è certo quello dipinto da quei populisti con le tasche piene, con il sedere attaccato alla poltrona da anni a nostre spese. No, non può essere il loro paese.