SCHIZOFRENIE DEL SISTEMA

Proprio nel luogo dove le regole dovrebbero essere più rispettate – al Tribunale – capitano scene così. A dispetto dell’ordinanza che invitava a evitare assembramenti di persone, un giudice di pace aveva fissato per stamane al medesimo orario 41 udienze (ripeto, 41 !!).Per ore un centinaio di avvocati più i testimoni si sono ritrovati accalcati nello stretto corridoio senza finestre, davanti alla stanza.e si sono arrabbiati, anche giustamente.“Non si respirava”, denuncia il legale Micol Melis. “Una situazione delirante, il giudice della stanza di fianco aveva rinviato tutto rispettando l’ordinanza del ministero della Salute e qui no”, era fuori di sè Gianluca Maria Lanza. “Ero calendarizzata come ventesima, ho aspettato in quella folla stretta per più di due ore”, tuona Valeria Elena Castelli. “Confido che non accada mai più”, dice ancora Stefano Pillitteri. “Proprio dove le regole dovrebbero essere rispettate alla lettera, capita questo ?”, chiede Enrico Alfieri. Trasecola Letterio De Domenico, sovrintendente della Polizia locale che presidia le udienze davanti al giudice di pace per conto del Comune: “Un paradosso: dentro le stanze facevano entrare uno alla volta, e fuori sembrava un suk”. Decine di avvocati hanno scritto anche all’ufficio del presidente del Tribunale e in serata è arrivata la disposizione estrema: rinviare tutte le udienze davanti al giudice di pace per i prossimi giorni, fino al 2 marzo compreso.Peró penso: le mezza misure, se fossimo capaci di rispettarle, sarebbero indice di maggior civiltà.