VINCEREMO LA BATTAGLIA CONTRO IL RAZZISMO?
Il ragazzo che vedete qui si chiama Zhang. Ha 30 anni. E’ un italiano di origine cinese. Ieri è entrato in un bar nel Veneto vicino Cassola. E’ solo entrato. Non è neanche riuscito a dire qualcosa che la barista lo ha aggredito verbalmente: “Hai il coronavirus, tu non puoi entrare!”, gli ha gridato. Poi, immediatamente dopo, un ragazzo seduto al tavolo ha avuto un’idea: alzarsi, prendere una bottiglia di birra e spaccargliela in testa. Tutto questo perché Zhang è di origine cinese. Ma sapete qual è stata la cosa peggiore della vicenda? Il fatto che nessuno, in quel bar, sia intervenuto per difenderlo. Zhang è stato lasciato da solo, sanguinante. Nell’omertà totale dei presenti che hanno assistito alla scena. Ecco. La battaglia contro il coronavirus la vinceremo prima o poi, ne siamo certi. Ma quella contro il razzismo, l’ignoranza più nera e la codardia di chi rimane in silenzio è ancora purtroppo lontana dall’esser vinta.
