A CISTERNA DI LATINA, IL RICORDO DI ALESSIA E MARTINA
DI CLAUDIA SABALei è Antonietta Gargiulo.Unica superstite di una tragedia annunciata.Il 23 febbraio 2018 aveva aggiornato la foto della sua pagina facebook. Un paesaggio meraviglioso dietro la sua immagine del profilo, la ritraeva con le sue bambine.Non immaginava che di lì a qualche giorno, la sua vita sarebbe precipitata.Lui, Luigi Capasso, era un appuntato dei carabinieri in servizio a Velletri.Il 28 febbraio ha sparato alla moglie, Antonietta, si è barricato in casa con le due figlie, le ha uccise e poi si è tolto la vitaAlessia e Martina avevano 8 e 14 anni.Due anni fa, a Cisterna, in provincia di Latina, si consumava uno dei più cruenti femminicidi degli ultimi anni.Antonietta, rimasta gravemente ferita, è riuscita, con fatica, a sopravvivere.Si stavano separando e come spesso accade in questi casi, lui non accettava l’idea di separarsi.Il 29 marzo, Antonietta, avrebbe avuto la prima udienza per la separazione in tribunale.Non c’è stato il tempo.Ci sarebbe stato il tempo però, di allontanarlo quando Antonietta ha denunciato le violenze, e ci sarebbe stato tutto il tempo per fermare la mano assassina di Luigi.Ma non c’è stato.Ciò che restano, sono le lacrime di Antonietta, il dolore che porterà sempre con se’ ela crudeltà di un padre che per vendetta non ha esitato ad uccidere le sue due figlie.Eppure, Antonietta, continua ad avere un sogno: “che le donne siano ascoltate”.A noi, resta l’amarezza di essere stati semplici spettatori.Testimoni di un’omertà che ancora oggi, uccide le donne piuttosto che ascoltarle e salvarle.Questa mattina, a Cisterna, una cerimonia dei diritti dei bambini e dei ragazzi, ha ricordato le due sorelline uccise.
