CORONAVIRUS. SI TORNI SUBITO ALLA SANITÀ PUBBLICA

CORONAVIRUS. SI TORNI SUBITO ALLA SANITÀ PUBBLICA

Niente allarmismo o lo spread sale, ci isolano, il pil precipita.Sapete che penso? La sanità del Nord è molto supportata dagli accordi con i privati. Non si può dire che la sanità pubblica sia privatizzata; non è nemmeno consentito dalle leggi. Però si può affermare che le tanto vantate eccellenze si fondano su una grande % di privati accreditati.Ciò ha consentito di tagliare posti letto, ps, strutture. Ma una epidemia non è supportata dai privati, non sono tenuti a rischiare del loro e a spendere per gestire isolamenti, ricerca ecc… Ecco che si spiega la crisi della sanità lombarda. E se dovessimo affrontare un vasto contagio, anche l’Emilia con i tagli fatti e il 30% gestito dai privati, che dire…occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, gobbi, corni, aglio…saremmo nella merda. Per carità merda d’eccellenza, ma sempre merda. Non sappiamo molto, ricordatelo, sappiamo quello che ci dicono in tv. E se invece andate a spulciare nella zona rossa nei Sei di… scoprireste un mondo sommerso circondato di ovatta. Medici senza attrezzature, che non dormono da giorni, sono in pochi, causa alcuni contagiati, le unità oncologiche domiciliari non sono attive, malati a casa non assistiti. Ecc… La lettera dei due medici disperati che abbiamo pubblicato dice due cose almeno:1) materiale prevenzione scarso, nessuna struttura privata aiuta, malati oncologici non assistiti a casa. Però non possono andare in ospedale, chiuso in posti, e sarebbero più a rischio come scrive il Loditoday.2) Con un ambiente sempre più appestato e ignorato, non possiamo pensare che batteri e virus non cambino per sopravvivere.In questo modello liberista, il privato deve fare profitto comunque e sempre. Quindi dobbiamo tornare ad una Sanità Pubblica Nazionale pagata da tutti noi secondo reddito.Le regioni in Istruzione e Sanità devono essere dei meri passacarte, qualificati per confrontarsi con lo Stato e tra loro. Questo penso dopo avere letto bilanci, accordi ecc..