UN SECOLO FA UN VIRUS CHIAMATO ‘SPAGNOLA’ FECE 50 MILIONI DI MORTI
L’influenza ‘spagnola’, perché rivelata per prima dalla stampa di quel Paese non in guerra e quindi senza censuram, arrivò ad infettare circa 500 milioni di persone in tutto il mondo, inclusi alcuni abitanti di remote isole dell’Oceano Pacifico e del Mar Glaciale Artico, provocando il decesso di forse 50 milioni di persone (qualche fonte arriva a 100 milioni, dal tre al cinque per cento della popolazione mondiale dell’epoca), con più vittime della terribile peste nera del XIV secolo.Tra il 1918 e il 1919 il mondo intero fu devastato dalla grande influenza detta ‘spagnola’, che, nell’asettica neutralità delle espressioni scientifiche di oggi, viene definita ‘pandemia influenzale ad alta mortalità’. Allora fu un massacro, peggio delle pestilenze dei secoli passati. La ‘spagnola’ giunse inaspettata mentre si stava concludendo la Prima Guerra mondiale, ma nessuno sapeva ancora che l’ultimo atto sarebbe stata una terribile ed estesa malattia. Sull’origine, o meglio, da dove cominciò a diffondersi, si discute ancora molto e le ipotesi più fondate sembrano tre. La prima e più diffusa parla degli Stati Uniti, di una contea del Kansas in cui si svilupparono i primi casi già alla fine del 1917; si parla anche più genericamente di origine asiatica e di un ospedale militare in Francia, a étaples sulla costa settentrionale. Poco valutata anche un’origine austriaca, dato che alcuni casi si manifestarono in quel paese già nel 1917… CONTINUA SU REMOCONTRO:
