A PROPOSITO DELLE DUE CURVE DA STADIO SUL CORONAVIRUS

In Italia ci piacciono da matti le visioni polarizzate, contrapposte, ideologiche, di branco, guelfi e ghibellini, Coppi e Bartali, apocalittici e integrati. Non ci piacciono le sfumature, i chiaroscuri, gli “on the other hand”. Quindi su sta cosa ancora oggi abbiamo le due curve da stadio, una schierata sul Chiudete tutto Moriremo tutti, l’altra sul Quante cazzate È solo un’influenza. Io invece più ne leggo più mi convinco che il rischio individuale di morte per ciascuno di noi è insignificante, ma “on the other hand” è e sarà una robusta catastrofe, con gente che è e sarà sempre più respinta dagli ospedali, milioni di anziani prigionieri in casa per mesi, tantissima gente che perde e perderà il proprio reddito, probabili effetti depressivi e post traumatici di massa, insomma mica uno scherzo.