BUONGIORNO, SE ANCORA CE LA FATE

BUONGIORNO, SE ANCORA CE LA FATE

E’ come se fossimo a bordo di un elicottero. Fermi sulla pista possiamo osservare solo ciò che ci sta intorno. Vediamo gente un po’ angosciata da ciò che sta accadendo e che sfugge ad una vera comprensione: L’epidemia, la crisi economica, la politica, la criminalità e quel po’ d’immigrazione rappresentata nel bene dalla colf in cucina e nel male dallo spacciatore all’angolo. Poi l’elicottero decolla e la visuale si allarga. Riusciamo a vedere i lavoratori licenziati, i piccoli criminali che si fanno accoppare per strada, i migranti e i naufraghi che vivono o crepano a secondo di come tira il vento e le piazze che si svuotano. L’elicottero ha preso quota e guardando verso est possiamo vedere un massacro che si estende dalle deliziose isolette greche fino agli inferni inimmaginabili della Palestina e della Siria. A Nord si sciolgono i ghiacci e la vista di quell’orso rinsecchito proprio non riusciamo a sopportarla, meglio non guardare e salire ancora. Ora siamo alla quota massima raggiungibile e vediamo tutta l’Africa con i suoi 7000 bambini che ogni giorno muoiono di fame ma a quelli ci siamo abituati e finora, a parte qualche spot in TV, non ci hanno dato nessun fastidio. Anche l’Amazzonia che brucia non merita poi tutta questa attenzione, è così grande e lontana. Però da quassù vediamo anche gli Stati Uniti, quello che ci hanno mostrato come un paradiso terrestre dove pullulano i grattacieli, le limousine e le strafighe di Baywatch.E’ in quel posto da sogno che il 90% della popolazione deve pagare 3900 dollari che non ha soltanto per sapere se è sana o malata, e che non potrà fare altro che incrociare le dita sperando che sia soltanto un brutto sogno, tanto i soldi per curarsi non li avrebbe avuti comunque. Fanculo l’orso, il nostro animale preferito è lo struzzo.E allora tutto bene, ma le partite di campionato domenica le fanno sì o no?