ELEZIONI ISRAELIANE. NETANYAHU PIU’ FORTE CHE MAI

ELEZIONI ISRAELIANE. NETANYAHU PIU’ FORTE CHE MAI

Sono state le elezioni di Netanyahu, indubbiamente. Il risultato è ancora più significativo se si tiene conto che il premier israeliano si è presentato alla terza tornata elettorale consecutiva quando già era stata fissata la prima udienza del suo processo, dove viene accusato di corruzione e abuso di fiducia. Dopo aver scrutinato quasi il 90% dei voti Natanyahu può contare su 60 seggi dei 120 che compongono la Knesset, 4 in più delle ultime elezioni svoltesi a settembre dello scorso anno. Per Bibi si tratta di un vero e proprio plebiscito, l’elettorato israeliano lo ha scelto nonostante, o forse proprio per, le beghe giudiziarie, l’instabilità politica e la voglia di cambiamento. Kahol Lavan, il partito dei generali, non è riuscito nel suo obiettivo di mobilitare maggiormente quella fetta di elettorato che è sicuramente insoddisfatta della conduzione politica del paese ma di fatto si è rassegnata di fronte a una realtà giudicata inevitabile. La lista araba unita ha consolidato ancora una volta la sua posizione confermando di essere la terza forza politica del paese con 15-16 seggi. E’ ancora troppo presto per definire come sarà il prossimo governo, a Bibi bastano 3-4 defezioni nel campo avversario per formare una coalizione sufficientemente stabile, o almeno quanto basta per legisferare quanto serva per garantirgli l’immunità parlamentare. Le elezioni si sono svolte sotto l’ombra dell’emergenza del Corona virus. Nel paese ci sono circa 5.000 persone che si trovano in quarantena volontaria, rei di essere tornati da paesi a rischio, Italia compresa, negli ultimi 14 giorni precedenti le elezioni. Anche il sottoscritto si è dovuto recare in un apposito seggio dove è stato accolto da personale protetto da tuta, guanti e mascherina e dopo una lunga serie di procedure è riuscito ad assolvere il suo diritto/dovere di voto. Durante i notiziari del mattino è stato reso noto che ancora non si era trovato il personale che accettasse di scrutinare le nostre schede. In ogni caso l’elettorato israeliano ha dichiarato in maniera chiara che non è disposto a nuove elezioni, è ora di risolvere oltre ai problemi del premier le innumerevoli tematiche che si sono accumulate in questi ultimi dodici mesi.