SERVIZI SEGRETI, LE MINACCE: ANCORA TERRORISMO, CRESCE PROPAGANDA NEONAZISTA

SERVIZI SEGRETI, LE MINACCE: ANCORA TERRORISMO, CRESCE PROPAGANDA NEONAZISTA

Relazione al Parlamento del coordinamento Servizi segreti di casa. Attenzione sui foreign fighters, i miliziani del Califfi di ritorno, sulle carceri scuole di integralismo e sulla nuova «fascinazione a violenza di estrema destra». Due i Servizi segreti italiani, Agenzia Sicurezza Esterna e Sicurezza Interna, Aise, Aisi, spionaggio e controspionaggio a dirla rozzamente, ma le competenze sono molto più complesse. Strutture totalmente autonome che riferiscono direttamente al Presidente del Consiglio, ma ‘coordinati’ (mai definito bene come e su cosa) dal Dis, Dipartimento informazione per la sicurezza che non fa spionaggio ma, appunto, ‘coordina’. La minaccia eversiva del terrorismo jihadista rimane elevata anche dopo la morte di al-Baghdadi, spiega il generale Vecchione, della Guardia di Finanza, messo a capo del Dis, Dipartimento informazione per la sicurezza, dal precedente governo Conte.  Nessuno in realtà s’era mai illuso e bastava guardarsi attorno. Come basta un po’ di cronaca anche italiana a scoprire «insidiosi rigurgiti neonazisti, favoriti da una strisciante ma pervasiva propaganda virtuale, alla quale i più esposti sono i giovani»… CONTINUA SU REMOCONTRO: