RYANAIR E LUFTHANSA CHIUDONO I VOLI PER L’ITALIA. COME FARSI RIMBORSARE

L’emergenza coronavirus ha colpito vari settori, il primo tra tutti è quello del trasporto aereo. Dopo Alitalia, anche altre compagnie aeree hanno deciso di cancellare alcune tratte in questo periodo. Ryanair ha deciso di cancellare un quarto dei voli italiani. A Roma alcuni voli sono stati cancellati o tagliati. Ryanair, per esempio, ha deciso di cancellare un quarto dei voli italiani, il 25% a breve raggio dal 17 marzo all’8 aprile.Alcuni voli sono stati cancellati anche su Palermo. Alitalia ha ridisegnato l’operativo. Fino alla fine del mese il Palermo-Roma passa da 12 a 10 frequenze giornaliere e il Palermo-Linate da 8 a 6.Anche Ryanair ha ridimensionato il numero di voli sia su Punta Raisi che su Catania. Un vistoso calo del traffico con la compagnia che ha deciso di ridurre il piano di voli a corto raggio, principalmente da e verso l’Italia, fino al 25%, dal 17 marzo all’8 aprile. Ryanair ha avvertito i passeggeri che avevano acquistato i biglietti per i voli cancellati, tramite una notifica, oppure è possibile controllare lo status dei voli sul portale della compagnia aerea low cost. Il ceo di Ryanair, Michael O’Leary ha commentato: “In questo momento il nostro obiettivo è quello di ridurre al minimo qualsiasi rischio per il nostro staff e i nostri passeggeri. Mentre registriamo un alto livello di prenotazioni per le prossime due settimane, c’è stato un notevole calo delle prenotazioni a partire dalla fine di marzo fino all’inizio di aprile. E’ quindi opportuno rivedere selettivamente i nostri operativi da e verso quegli aeroporti in cui i viaggi sono stati maggiormente interessati dall’epidemia di Covid-19”. “Questo è un momento, prosegue O’Leary, in cui la calma deve prevalere. Faremo dei tagli ragionevoli al nostro operativo nelle prossime settimane per gestire il calo delle prenotazioni e modificare i programmi di viaggio. Tutti i clienti interessati saranno avvisati di eventuali cambiamenti di programma con almeno 14 giorni di anticipo”. E conclude: “Mentre l’80% delle persone che contraggono Covid-19 soffre solo di sintomi lievi, il rischio di infezione può essere significativamente ridotto mediante frequenti lavaggi delle mani con acqua e sapone. Continueremo a rispettare pienamente le linee guida dei governi nazionali, dell’Oms e dell’Aesa, in quanto vengono periodicamente aggiornate. Informeremo il mercato a tempo debito su eventuali sviluppi significativi”. Anche Lufthansa cancella il 25% dei voli, come Ryanair, a causa dell’emergenza coronavirus e del conseguente calo della domanda. Come riferito dalla compagnia aerea tedesca, ”i voli a breve e medio raggio saranno ridotti fino al 25 nelle prossime settimane mentre il numero degli aerei a lungo raggio del gruppo non in servizio “aumenta da 13 fino a 23”. Oltre che quelli in Italia, il colosso tedesco ha deciso di sospendere anche i voli per la Cina e l’Iran.Nella nota della compagnia aerea si legge:“La sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori sono per Luthansa una priorità, e quindi abbiamo deciso di sospendere i voli tra la Germania, Svizzera e Austria per la Cina fino al 24 aprile, mentre i voli per Tehran saranno sospesi fino al 30 aprile”. Inoltre Lufthansa, “ridurrà la frequenza del network verso Hong Kong e Seoul, i voli tra Monaco e Hong Kong saranno sospesi dal 6 marzo al 24 aprile. I passeggeri possono essere riprenotati via Francoforte e Zurigo durante questo periodo. Tra il 5 marzo e il 24 aprile, inoltre, alcuni voli saranno cancellati da Francoforte e Monaco per Seoul. Tornando all’Italia, le destinazioni interessate a cancellazioni includono Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa. Il piano voli sull’Italia è stato modificato anche da altre sigle del gruppo tedesco: Swiss ridurrà le frequenze da/per Firenze, Milano, Roma e Venezia fino alla fine di aprile, Austrian Airlines taglierà i voli del 40% tra marzo e aprile, comprese le tratte tra Vienna e Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Per quanto riguarda Eurowings, voli ridotti fino all’8 marzo su Venezia, Bologna e Milano, mentre Brussels Airlines ridurrà del 30% i voli fino al 24 marzo su Milano, Roma, Venezia e Bologna. L’associazione internazionale del trasporto aereo, Iata: ”Forte impatto per le compagnie aeree” L’emergenza del coronavirus sta avendo un forte impatto per le compagnie aeree che vedono un forte calo della domanda. Per questo, data la situazione eccezionale, vanno subito sospese le norme per gli slot aeroportuali, questo l’Associazione chiede alle autorità di regolamentazione dell’aviazione. Le regole dell’allocazione degli slot, spiega la Iata, prevedono che le aviolinee operino almeno l’80% degli slot in normali circostanze. Il mancato rispetto comporta la perdita di questi slot per la successiva corrispondente stagione. In circostanze eccezionali, sottolinea la Iata, le autorità possono allentare questi requisiti. Per la Iata, l’applicazione della regola dell’80% non è appropriata. La flessibilità è necessaria per le compagnia per adeguare il proprio operativo sulla base degli sviluppi della domanda. Sospendere i requisiti per l’intera stagione, consente alle compagnie di rispondere alle condizioni di mercato con appropriati livelli di capacità, evitando di dover effettuare servizi vuoti per mantenere gli slot. “La ricerca della Iata ha mostrato che il traffico è crollato sulle rotte asiatiche e che questo si sta diffondendo sul network globale, anche nei paesi senza un forte impatto del Covid 19”, dichiara il ceo e direttore generale della Iata Alexandre de Juniac. “Ci sono precedenti di sospensione delle regole sugli slot e crediamo che le circostanze chiedono nuovamente che una sospensione venga accordata. Chiediamo ai regolatori in tutto il mondo di aiutare l’industria a pianificare l’emergenza di oggi e la futura ripresa del network”. A seguito della decisione di alcuni Paesi di imporre restrizioni all’accesso di passeggeri provenienti dall’Italia o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, assunte al fine di limitare l’espansione della epidemia Covid19, l’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, fornisce le seguenti informazioni in merito alla tutela dei diritti previsti dal Regolamento Comunitario numero 261 del 2004 per i casi di cosiddetta “forza maggiore”. I passeggeri che sono in possesso di biglietto aereo il cui volo è cancellato, i passeggeri che, pur non avendo subito la cancellazione del volo, sono comunque soggetti alle restrizioni di Paesi terzi imposte nei confronti delle persone che provengono o che abbiano soggiornato in Italia negli ultimi 14 giorni e i passeggeri che per ordine delle Autorità sono soggetti a misure di contenimento dell’epidemia da Covid19 e che quindi non possono usufruire del biglietto aereo • hanno diritto al rimborso del prezzo del biglietto da parte del vettore; • non hanno, invece, diritto alla compensazione pecuniaria di cui all’art. 5 del Reg. numero 261 del 2004 che regola i casi di cancellazione, negato imbarco e ritardo prolungato in quanto la cancellazione del volo non è dipendente da causa imputabile al vettore. L’aggiornamento del 3 marzo Il sito della Farnesina comunica quali sono tutti i Paesi che hanno intrapreso misure di autotutela nei confronti dei passeggeri in arrivo dall’Italia. Ingresso vietato da: El Salvador, Iraq, Giordania, Isole Seychelles, Isole Mauritius, Capo Verde, Kuwait, Arabia Saudita, Bahrein, Israele, Palestina, Figi, Trinidad & Tobago, Kirghizistan. Sospensione del traffico aereo con l’Italia in: Turchia, Uzbekistan, Oman. Restrizioni all’ingresso in: Turkmenistan, Vietnam, Nicaragua, Madagascar, Giamaica, Vietnam, Russia, Congo, Angola, Montenegro, Panama, Malesia. Quarantena obbligatoria in: India, Kirghizistan, Kazakhstan, Taiwan, Tagikistan, Eritrea, Saint Lucia, Grenada, Ciad, Hong Kong, Eritrea, San Marino, Angola, Vietnam, Mongolia, Qatar, Mauritania, Sri Lanka. Quarantena consigliata in: Islanda, Francia, Malta, Regno Unito, Martinica, Zambia, Monaco, Botswana, Malawi. Possibili controlli sanitari e/o termici in: Algeria, Argentina, Armenia, Bielorussia, Bulgaria, Cile, Cipro, Colombia, Costa D’Avorio, Cuba, Ecuador, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Georgia, Grecia, Irlanda, Kenya, Kosovo, Lettonia, Libano, Macao, Macedonia del Nord, Marocco, Mongolia, Montenegro, Repubblica Ceca, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Dominicana, Senegal, Slovacchia, Sudafrica,Tanzania e Zanzibar, Tunisia, Turchia, Ucraina, Ungheria, Zambia.