CORONAVIRUS: NON È IL MOMENTO

CORONAVIRUS: NON È IL MOMENTO

Non è il momento adesso delle polemiche. Delle sterili battute che suonano stonate come pettegolezzi da comari frustrate. Non è il momento adessodegli indici puntati, degli atti di accusa più o meno legittimi o lanciati esclusivamente per onore di campanile, offensivi perché irrispettosi del dolore e della paura. Non è il momento adesso delle smargiassate politiche, quelle ” dell’altro” sempre e comunque sbagliato, ignorante, incapace. Non è il momento della denigrazione del Paese e della sua classe politica governativa. È il momento della Responsabilità di tutti: uomini politici e cittadini. Istituzioni e amministrazioni. Pubblico e Privato. È il momento di comprendere che non è la mortalità del virus a spaventare, ma la sua contagiositá e la prevedibile difficoltà ad arginare una epidemia generalizzata attraverso ed esclusivamente il Servizio Sanitario Nazionale, Pubblico. Sottolineo Pubblico, stigmatizzando l’alto valore del termine e l’immensa portata civile di una conquista del passato. Un Servizio reso a tutti, ricchi e poveri. In America un uomo per fare il tampone del coronavirus ha dovuto azionare la sua polizza assicurativa. L’Italia, pur con i suoi limiti e gli errori commessi in passato che hanno logorato un sistema sanitario, fiore all’occhiello della nostra Storia e cultura, non sta discriminando fra i suoi cittadini. Proprio per potere garantire assistenza achi ne ha bisogno occorre restringere e limitare le ipotesi di contagio e adottare ogni misura utile che gli scienziati e i virologi consigliano di usare. Ben vengano,quindi, quei provvedimenti necessari a porre un freno alla diffusione del virus. È il momento in cui ogni cittadino ripieghi la casacca ideologica che lo contraddistingue e , animato dal solo spirito che fa di tante genti una Nazione, cooperi con le istituzioni per dare il suo contributo fattivo alla guerra contro il nemico comune. È il momento in cui messe da parte rivalità e opinioni discordanti su tanti aspetti della gestione della cosa pubblica, si faccia quadrato e si proceda come la testuggine che facevano marciare gli antichi romani: tutti a proteggere tutti. È il momento in cui la fierezza italica deve emergere insieme alla solidarietà e allo spirito di abnegazione e sacrificio che quando la patria chiama deve mettere a tacere gli egoismi dei privati interessi. È il momento del Grazie corale a medici, infermieri e personale ospedaliero tutto e a quelle strutture private che già hanno messo a disposizione uomini e mezzi per fronteggiare l’emergenza. È il momento di cingere le spalle alla nostra Italia, in crisi, in ginocchio, in preghiera, e sussurrarle, con l’amore di figli: Siamo al tuo fianco.