L’ORGOGLIO ITALIANO DI SALVINI

Sono tanti i motivi per i quali l’intervista dell’ex ministro degli interni rilasciata al quotidiano spagnolo El Pais è gravissima e lesiva della nazione italiana. Le dichiarazioni rilasciate per noi che conosciamo bene le mire di Salvini possono sembrare le solite esternazioni, le solite “manfrine” per raccogliere consensi e aizzare i propri sodali contro il governo, niente di nuovo quindi. Dette e poi però pubblicate su un giornale straniero sono un preciso invito ad evitare il nostro Paese sotto tutti i punti di vista, e qui si evince chiara l’irresponsabilità, di chi le ha rilasciate, in un momento così difficile e delicato per l’Italia che avrebbe bisogno dell’apporto di tutti e principalmente dell’unione. Qui, oltre al cinismo di speculare su una disgrazia, alla cattiveria, appare anche la scarsa visuale del politico, la sua impreparazione che ignora come funziona la macchina produttiva del Paese e quanto sia importante la sua credibilità e la sicurezza per vincere la concorrenza in modo da potere affermare il prodotto nazionale. Il turismo in primis, già minacciato da paesi vicini a noi che da anni ci fanno la “guerra” per primeggiare, e quale migliore opportunità gli viene offerta oggi da questa situazione, specialmente se un ex ministro dell’interno lamenta l’inefficacia del governo in carica ad affrontare una emergenza del genere? Ma tutto ciò penalizza non solo quel settore, tutto questo si ripercuote anche sulle esportazioni, specie quelle alimentari che pagheranno amaramente il comportamento di questo signore che parla sempre di interesse nazionale salvo poi andare all’estero e screditarlo alla prima occasione. Pensate se a fare questa dichiarazione fosse un politico straniero, la prima cosa da fare sarebbe non solo non recarsi più nel suo paese ma dal suo paese non comprare più nulla. Riguardo all’inefficacia del governo attuale, presunta e non riscontrabile visti gli attestati di approvazione che arrivano dagli organi competenti, c’è da chiedere quali controproposte ha presentato l’ex ministro se non la solita solfa di chiudere le frontiere, di vietare l’accesso a chiunque nel nostro Paese. Non una parola però riguardo alle misure da prendere per chi è all’interno del Paese, non una parola su come preservare la salute degli italiani. E che fine ha fatto allora quel “prima gli italiani?”, dov’è finito poi l’orgoglio nazionale se alla prima occasione lo si discredita sulla scena internazionale? Sarebbe quindi il caso che qualcuno, molto in “alto”, lo fermasse facendogli un quadro dei danni che sta arrecando al Paese tutto. Sarebbe il caso anche di ricordargli che i problemi economici non risparmieranno di certo i suoi sodali, la crisi che potrebbe abbattersi sul Paese non farebbe di certo eccezioni. Infine quando usciremo da questa emergenza, sperando presto anche se forse ancora non abbiamo toccato il picco massimo e non sappiamo come si evolverà il tutto, si tireranno le somme e chi avrà fatto, chi avrà collaborato, chi avrà contribuito in maniera leale e fattiva alla risoluzione del problema avrà il giusto riconoscimento. Un riconoscimento che verrà dato anche a chi invece le ha tentate tutte per speculare, intralciando per trarne vantaggi di ogni genere, riconoscimento di ben altra natura ovviamente. E’ quello tutti i cittadini democratici e civili si aspettano: la sconfitta del virus ma anche di tutti quelli che hanno cercato di trarne vantaggi, speculando miseramente per un pugno di voti.