CORONAVIRUS. IN ITALIA NUMERI IN AUMENTO, BISOGNERÀ ASPETTARE QUALCHE SETTIMANA
        Il coronavirus non da’ tregua, dall’ultimo bollettino della Protezione Civile i positivi sono 14.955, 2.116 positivi in più di ieri, 1266 morti, 181 i guariti.C’è la Possibilità di nuovi casi nel weekend al Centro-Sud per i comportamenti sbagliati, lo afferma Silvio Brusaferro (Iss).Ogni epidemia ha una crescita costante della curva, e le curve hanno un picco. Poi finalmente i casi cominciano a decrescere.La situazione cambia faccia attraverso le misure adottate strada facendo, per ridurre i nuovi contagi si prendono ad esempio i casi già superati, come quello cinese, ma non può essere la cartina di tornasole per quello che accadrà in Italia e come si svilupperà l’epidemia. Tutto dipende dai nostri comportamenti e da come affrontiamo le misure messe in atto dal Governo. In più c’è anche la variabile di una popolazione molto più anziana; questo fattore sta impattando sul numero dei decessi. Bisognerà cambiare la visuale e non fermarsi solo ai dati giornalieri, ma valutare la situazione da un punto di vista complessivo. Dopo questo percorso che abbiamo intrapreso, di fermo della nazione, si potranno avere delle previsioni più precise. Da un’indagine, la quota a fine settimana potrebbe raggiungere i 20 mila contagiati. E di 92mila contagiati alla fine di questa epidemia. Il grande lavoro che stanno svolgendo i medici in prima linea è fondamentale per placare questa gravissima emergenza sanitaria, e sicuramente c’è quel senso di gratitudine per questi angeli in camice bianco. E poi per tutti quelli che proseguono il lavoro di smercio delle derrate, le farmacie, i camionisti che giornalmente consegnano tutta la merce dei supermercati, e per tutti gli operai che lavorano nelle fabbriche e ci aiutano a vivere questa “prigione” con serenità. Per tutti quelli che stanno facendo tutto il possibile a costo di sacrificare la propria vita in famiglia, le proprie abitudini. Chi non si tira indietro dalle proprie responsabilità. Purtroppo la consapevolezza è stata acquisita troppo tardi e ancora oggi 4000 persone sono state denunciate nel corso dei controlli delle forze di polizia sul rispetto delle norme di contenimento del contagio da coronavirusNon bastano ancora gli appelli, le circolari e tutti i richiami.Da ieri molti italiani hanno capito la battaglia che siamo chiamati a combattere. Soltanto se accettiamo di cambiare le nostre abitudini, anche al caro prezzo, che in questo momento ci viene richiesto, a tutti, senza distinzione di età o di residenza, possiamo fermare l’epidemia. È un virus infido e altamente contagioso, si nutre di contatti, di vicinanza: se si terranno comportamenti non coerenti con le indicazioni di distanziamento, sarà molto difficile riuscire a modificare le curve.
