CORONAVIRUS, #IORESTOACASA E #SANIFICARE LE PAROLE D’ORDINE DELL’EMERGENZA

CORONAVIRUS, #IORESTOACASA E #SANIFICARE LE PAROLE D’ORDINE DELL’EMERGENZA

#iorestoacasae#sanificare: queste le parole d’ordine per contenere il diffondersi del coronavirus. Mentre della prima ne abbiamo compreso l’importanza, ad eccezione dei soliti idioti che si ostinano a infrangere le regole,della seconda,relativa alle superfici all’aperto (vedi la sanificazione di strade, pareti, alberi …)ci sfuggono molti perché.Sono gli stessi esperti ad avere dei dubbi sulla sua utilità. Il virus, ripetono, si trasmette solamente (?) attraverso le goccioline che vengono emesse respirando, starnutendo e tossendo. Ecco perchémantenere la cosiddetta ‘distanza sociale’di almeno un metro è di fondamentale importanza. Più raramente (ma è sempre possibile) che il contagio avvenga dopo aver toccato qualcosa di infetto. Da qui la continua raccomandazione anon toccarsi gli occhi il naso e la bocca e di lavarsi le mania lungo e accuratamente con acqua calda e sapone e/o gel appositi. Questo maledetto virus è ancora un’incognita.Quanto sopravviva sulle superfici non è ancora dato sapere. Gli stessi studiosi si contraddicono.C’è chi parla di 9 ore, chi di 2/3 giorni, altri ancora di 9 giorni.Questo ci ‘raccontano’ gli altri coronavirus precedenti. Il mostro attuale è ancora un mistero. Lo scopriremo sulla nostra pelle, strada facendo. Intanto laviamoci a lungo le mani e puliamo accuratamente le superfici che utilizziamo giornalmente, ci raccomandano puntualmente gli spot pubblicitari.I comuni disinfettanti domestici,come la candeggina diluitacontribuiscono a danneggiare il guscio protettivo dell’rna virale, una sorta di dna del virus, neutralizzandolo. Basta, non basta? Chi può dirlo. Intanto facciamolo. Echiediamo a gran voce che ogni Comune, dal più grande al più piccolosanifichi ogni angolo delle nostre città e borghi.Il mostro va stanato. E annientato. Senza esclusione di colpi.